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17/11/2016 10:11:00

Marsala, furto in casa del giudice De Simone. Oggi nuova udienza preliminare

 Nuova udienza preliminare oggi a Marsala per il caso del furto in casa del magistrato De Simone, nella centralissima Via Garibaldi. L'accusa, per tre persone, è di  ricettazione in concorso. Il clamoroso furto fu messo a segno, all’inizio di aprile, nell’abitazione dell’ex presidente dei Tribunali di Marsala e Trapani, Roberto De Simone, e della moglie, Franca Maria Lombardo. Due dei tre imputati, però, sembrano essere con le spalle al muro. Parte della refurtiva, infatti, è stata trovata nella loro abitazione. Si tratta di Andrea Lombardo, di 31 anni, e della sua convivente Luana Di Girolamo, di 26. Pare che i due intendano patteggiare. Il terzo imputato è Michele Di Girolamo, di 28 anni, fratello di Luana. Per i tre, in giugno, il giudice delle indagini preliminari ha disposto la misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Marsala. I primi due abitavano in un appartamento al quale si accede da un cortile alle spalle della casa dell’ex presidente del Tribunale, il cui ingresso è, invece, sulla centralissima via Garibaldi, di fronte il Municipio. Proprio per l’assenza dei proprietari, i ladri poterono agire indisturbati. Quando De Simone e la moglie, dopo alcuni giorni di assenza, rientrarono a casa, trovarono l’appartamento devastato e svaligiato. Spariti sia oggetti di valore economico (oro, argento, abiti, pelletteria, etc), che affettivo, come i regali, alcuni ancora impacchettati, che colleghi e personale amministrativo avevano fatto al magistrato quando questi, poco tempo prima, lasciò la presidenza del Tribunale di Trapani per andare in pensione. “Hanno rubato persino le mie scarpe – dichiarò, sconfortato, il magistrato subito dopo aver subìto il furto – me ne sono rimaste solo un paio. Il danno che ci è stato fatto è davvero grosso". “Il danno che abbiamo subìto noi è enorme – disse, inoltre, De Simone - Ci hanno rubato anche orologi, un Rolex, ricordi particolari come gli oggetti che mi sono stati regalati quando sono andato in pensione, come ceramiche ancora incartate. A mia moglie hanno rubato vestiti, cappotti, borse, scarpe. Hanno preso tutto”. Oggi Andrea Lombardo e Luana Di Girolamo, accusati anche di stalking in danno di alcuni vicini di casa, dovrebbero patteggiare la pena. A difenderli sono gli avvocati Paolo Pellegrino e Giacomo Lombardo. Michele Di Girolamo, difeso da Francesca Frusteri, dovrebbe invece scegliere il rito ordinario.