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18/11/2016 07:00:00

Marsala. Il furto in casa dell’ex presidente del tribunale De Simone. In due patteggiano

 Due anni di reclusione e 1200 euro di multa. E’ stata questa la pena (sospesa) patteggiata, davanti al gup Francesco Parrinello, da due delle tre persone accusate di ricettazione dopo il clamoroso furto commesso, ai primi di aprile, nell’abitazione di via Garibaldi dell’ex presidente dei Tribunali di Marsala e Trapani, Roberto De Simone, e della moglie, Franca Maria Lombardo. Un “bottino” che la Procura ha valutato in oltre 500 mila euro. A patteggiare la condanna - anche per stalking in danno di alcuni vicini di casa - sono stati i marsalesi Andrea Lombardo, di 31 anni, Luana Di Girolamo, di 26, conviventi. A difendere i due imputati sono stati gli avvocati Paolo Pellegrino e Giacomo Lombardo. Sempre per ricettazione è stato, invece, rinviato a giudizio il 28enne Michele Di Girolamo, fratello di Luana Di Girolamo. Per lui, il processo, davanti al giudice monocratico, inizierà il prossimo 9 gennaio. A difenderlo è l’avvocato Francesca Frusteri. Parte della refurtiva fu trovata dai carabinieri nell’abitazione di Andrea Lombardo e Luana Di Girolamo. La coppia, in febbraio, era andata ad abitare in un appartamento al quale si accede da un cortile alle spalle della casa dell’ex presidente del Tribunale. E cioè dal civico 80 di via Garraffa. Proprio alle spalle della Chiesa Madre. Per l’assenza dei proprietari, i ladri poterono agire indisturbati. Quando De Simone e la moglie, dopo alcuni giorni, rientrarono a casa, trovarono l’appartamento devastato e svaligiato. Spariti sia oggetti di valore economico (oro, argento, abiti, pelletteria, etc), che affettivo, come i regali, alcuni ancora impacchettati, che colleghi e personale amministrativo avevano fatto al magistrato quando questi, poco tempo prima, lasciò la presidenza del Tribunale di Trapani per andare in pensione. “Hanno rubato persino le mie scarpe – dichiarò, sconfortato, il magistrato subito dopo aver subìto il furto – me ne sono rimaste solo un paio. Il danno che ci è stato fatto è davvero grosso. I carabinieri sono venuti subito e hanno condotto un’indagine brillante, che ha portato al recupero di alcuni oggetti in silver e di scarso valore”. Il grosso, infatti, disse De Simone, è “volato via e probabilmente sarà messo in vendita in qualche mercatino del nord Italia”. La scoperta, però, degli oggetti (un televisore, due orologi di valore e una modesta quota dell’argenteria sparita) in un appartamento sul retro consentì agli investigatori di individuare subito una pista. “Il danno che abbiamo subìto noi è enorme – disse, inoltre, De Simone - Ci hanno rubato anche orologi, un Rolex, ricordi particolari come gli oggetti che mi sono stati regalati quando sono andato in pensione, come ceramiche ancora incartate. A mia moglie hanno rubato vestiti, cappotti, borse, scarpe. Hanno preso tutto”. Quello che è stato recuperato, però, è solo una minima parte di quanto è stato rubato alla coppia De Simone-Lombardo, costituitasi parte civile con l’assistenza dell’avvocato Stefano Pellegrino.