Nella mattinata odierna, nell’ambito dei consueti controlli sul territorio di giurisdizione finalizzati a contrastare condotte illecite in materia di pesca, i militari della Capitaneria di porto di Mazara hanno fermato un quarantenne palermitano (B.L.) intento ad effettuare la pesca di ricci di mare con l’ausilio di bombole lungo il litorale di Mazara, in prossimità del porticciolo turistico di San Vito.
Al momento dell’accertamento, la Guardia Costiera ha rinvenuto oltre 300 ricci di mare raccolti sul fondale marino grazie all’ausilio di autorespiratori, in violazione delle norme in materia di pesca e detenzione del suddetto echinoderma.
Immediatamente, il personale militare ha identificato il soggetto ed ha proceduto alla relativa contestazione di una sanzione amministrativa pari a 4000 euro, oltre al sequestro dell’attrezzatura subacquea utilizzata per l’occasione e di tutto il prodotto ittico irregolarmente detenuto, che, in quanto fresco, è stato rigettato in mare al largo con l’ausilio di una motovedetta in dotazione alla locale Autorità Marittima.
Il risultato raggiunto in data odierna costituisce un ulteriore segnale della costante ed attenta attività posta in essere dal Corpo delle Capitanerie di porto lungo l’intera filiera della pesca, a salvaguardia dell’ambiente marino e delle sue risorse, nonché a tutela della salute del consumatore finale in ogni fase della commercializzazione di prodotti ittici.