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16/12/2016 06:35:00

Omicidio stradale a Marsala. Ucciso Diego Liuzza, arrestato il pirata della strada

11.45 - La Polizia di Marsala ha arrestato un ragazzo ritenuto il pirata della strada che ha ucciso mercoledì sera Diego Liuzza. Si tratta di Alessandro Montalto, marsalese di 21 anni. Il ragazzo è accusato di omicidio stradale, ed è stato fermato su provvedimento della Procura di Marsala. Si è arrivati all'arresto ieri pomeriggio, dopo un'intensa indagine, chiusa grazie al lavoro della scientifica e all'esame dei filmati della video sorveglianza. Giunge anche notizia dall'Asp che la salma del povero Diego non è all'ospedale, ma nella camera mortuaria del cimitero di Marsala. Questa la nota del Commissariato di Polizia di Marsala.

 

Nel pomeriggio di ieri, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Marsala nei confronti di Alessandro Montalto, di anni 21, ritenuto il responsabile dell’omicidio stradale occorso sulla via Trapani nella tarda serata di mercoledì 14 dicembre.
A seguito del segnalato sinistro, l’immediato intervento degli operatori del Commissariato di Marsala e del personale della polizia scientifica, consentiva di ricostruire le dinamiche delittuose, nonché di addivenire all’individuazione del tipo di autovettura coinvolta nell’incidente, la quale, dagli elementi prontamente raccolti, risultava essere una Lancia Y, penultima serie.
La successiva acquisizione di filmati estrapolati da più impianti di videosorveglianza installati lunga l’arteria stradale interessata, consentiva di corroborare l’assunto investigativo e di notare il predetto modello di autovettura nel percorrere la SS 115, in direzione Trapani, pochissimi minuti dopo il transito di un soggetto appiedato che portava con sé una bicicletta e che veniva poco dopo riconosciuto nel ragazzo rimasto fatalmente ucciso.
La scrupolosa attività di indagine contestualmente sviluppata ai fini dell’individuazione dell’autore del reato, comportava sin da subito delle difficoltà dovute all’impossibilità di estrapolare la corretta serie alfanumerica della targa del veicolo; circostanza che induceva questo personale ad impegnarsi, sin da subito, e per tutto l’indomani, ad effettuare dei sopralluoghi e dei mirati servizi di perlustrazione presso tutte le autocarrozzerie, le autodemolizioni e le discariche insistenti nel territorio di Marsala. L’attività in argomento veniva altresì estesa nel vasto agro lilibetano, attraverso il massiccio impiego di uomini e mezzi incessantemente impegnati nelle ricerche della vettura.
Gli sforzi operativi venivano premiati intorno alle ore 14.00 del decorso 15 dicembre, allorché personale del Commissariato rintracciava una Lancia Y, colore verde chiaro, che si trovava parcheggiata nelle adiacenze di un’autofficina di questo centro. La stessa autovettura risultava priva di mascherina anteriore e presentava, altresì, il parabrezza frantumato e degli evidenti segni di striatura lungo la fiancata.
I successivi accertamenti consentivano di individuare il proprietario del mezzo per il Montalto Alessandro, il quale, dopo una lunga ricerca, veniva rintracciato e condotto presso gli uffici del Commissariato di via Verdi.
Ivi, sulla base degli elementi indiziari raccolti, ed a seguito di interrogatorio condotto dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Marsala, dr. Niccolò Volpe, l’uomo veniva sottoposto a fermo per il reato di omicidio stradale aggravato e tradotto presso la casa circondariale di Trapani, ove rimarrà ristretto a disposizione dell’A.G. procedente.
Nel corso della medesima serata, si riusciva a dare un’identità alla vittima del reato, che risultava essere un gi
ovane marsalese di anni 23.
 

6.30 - La madre lo ha saputo solo ieri sera, un giorno dopo. Così come i parenti. Faceva il muratore, faceva una vita dura, era in Via Trapani in bicicletta mercoledì sera, sotto la pioggia battente. E' stato ucciso da un auto in corsa che lo ha travolto. Il balzo è stato terribile, la testa si è fracassata nel marciapiede. Chi ha ucciso Diego Liuzza? Chi è il pirata della strada che lo ha investito ed è fuggito lasciando il ragazzo in terra morente?
Diego aveva 22 anni, è stato investito la sera di mercoledì a Marsala, in via Trapani, mentre si trovava a bordo della sua bici. L'incidente è avvenuto nei pressi dell'Istituto tecnico commerciale, intorno alle 22. Liuzza è stato colpito alle spalle da un'auto che non si è fermata a prestare soccorso. E' morto praticamente sul colpo dopo aver battuto violentemente la testa contro il marciapiede. Ad accorgersi della bici e del corpo esanime per terra un passante, che ha poi allertato il 118 e le forze dell'ordine.

I medici, arrivati sul posto, non hanno fatto altro che constatare il decesso del giovane. Per tutta la giornata di ieri non erano note le generalità del giovane, che non aveva i documenti con se. Poi ieri sera è stato identificato. In un primo momento era circolata la notizia che la vittima potesse essere un cittadino straniero, un ragazzo di colore (sono tanti quelli che girano in bicicletta in quella zona) o un ragazzo  dell'Est Europa. Dopo il rilevamenti del caso il corpo è stato trasportato all'obitorio dell'ospedale Paolo Borsellino. Sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri, sono i primi a condurre le indagini per rintracciare il responsabile dell'omicidio stradale.

Omicidio stradale, di questo si tratta dopo l'entrata in vigore della nuova legge. L'autore rischia 12 anni di carcere, e la revoca della patente per almeno 30 anni.  Intanto sotto accusa è l'impianto di illuminazione di quella zona perchè in quel tratto di strada non funziona bene - come del resto in gran parte di Marsala - e ci sono diversi punti luce che non illuminano bene o addirittura sono spenti. 

Non è il primo e unico caso di ciclisti investiti e uccisi. La notte del 9 aprile 2013 sulla Statale Marsala-Mazara, un uomo, un cittadini romeno di 40 anni perse la vita, dopo che, a bordo di una vecchia bici, è stato investito da un'auto guidata da un marsalese. Il processo è in corso.

L'8 agosto 2011, a perdere la vita, sempre a Marsala, è stato un anziano ciclista, il 70enne ex insegnante di educazione fisica Angelo Cascio, che poco dopo essere stato investito da un autoarticolato morì per dissanguamento all’ospedale di Marsala. In bici, Cascio era andato a comprare il pane. Il grave incidente si verificò all’incrocio tra le strade che attraversano le contrade Ventrischi e Ponte Fiumarella. L’autista del mezzo pesante non si sarebbe accorto dell’arrivo dell’anziano ciclista, mentre quest’ultimo si sarebbe accorto troppo tardi dell’autocarro, non riuscendo ad evitare l’impatto.  Il giudice monocratico di Marsala di recente ha assolto dall’accusa di omicidio colposo il 35enne petrosileno Pietro Errante, autista del mezzo.

Era in stato ubriaco e drogato, invece, l'uomo che  in contrada Pegno, nel territorio di Erice, nella notte tra sabato 5 e domenica 6, investì e uccise un ciclista. Alla guida di un’auto, B.A. travolse e uccise un uomo, un rumeno di 48 anni che transitava in sella alla sua bici. L’uomo morì sul colpo dopo essersi scontrato, frontalmente, nei pressi di una curva, con l’auto che viaggiava in direzione opposta. La polizia di Trapani qualche giorno dopo rintracciò il responsabile e lo arrestò per i reati di “omicidio colposo, guida sotto l’influenza di alcol e sostanza stupefacente del tipo cocaina nonché del reato di omissione di soccorso”.

Drammatico invece quanto accaduto a Mazara il 17 maggio dello scorso anno. Antonino Serra, aveva 64 anni e amava andare in bici, è stato investito e ucciso sul lungomare di Mazara del Vallo. Alla guida dell’auto che lo ha falciato, sradicando anche due panchine di marmo, c’era un quindicenne che aveva preso la Fiat Punto dei genitori senza avvisarli. Nell’impatto la vittima è finita sul parabrezza del veicolo e, dopo una trentina di metri, contro un albero. Il ragazzino dopo l’incidente si è allontanato ed è stato rintracciato a casa sua, sotto choc.

SIRACUSA. E’ stato sorpreso dagli agenti del commissariato mentre stava facendo riparare la sua auto in una carrozzeria il pirata della strada che la scorsa notte sulla strada statale 115, in contrada Santa Teresa Longarini, ha travolto Francesco Paratore, 19 anni, di Avola. Gli agenti hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto Angelo Pluchino, 32 anni, di Pachino. L’accusa è omicidio stradale aggravato per non aver prestato soccorso. Secondo quanto ricostruito dagli agenti del commissariato diretto da Paolo Arena, Pluchino, operaio in un’azienda agricola, stava facendo ritorno a casa, quando ha investito il giovane. Avrebbe continuato però la sua marcia ritenendo si fosse trattato di una pietra o di qualche animale. Gli agenti di polizia municipale hanno fornito ai colleghi del commissariato di Pachino le immagini di una Toyota Rav4, ed in parte i numeri della targa, ripresi da una telecamera del sistema di video-sorveglianza. Gli investigatori sono riusciti a risalire all’uomo. Lo specchietto dell’auto è stato ritrovato sul luogo dell’incidente.