“L’uccello cantore”. E' il nome che Alma Passarelli Pula ha dato alla rappresentazione teatrale che ieri mattina in prima nazionale ha debuttato al teatro del carcere San Giuliano di Trapani, su iniziativa dell’associazione antiracket di Trapani. Lo spettacolo è stato curato dall’Officina teatro “Limite Massimo Consentito”. "L'uccello cantore" è la storia di due donne, Maria e Costanza, che si confrontano sul rimanere nella famiglia mafiosa o uscirne a costo della vita.
La pièce, ambientata nella cella di un carcere femminile, racconta la storia di Costanza e Maria, nate in famiglie mafiose dello stesso paese, arrestate quando erano ancora poco più che ragazze e condannate all’ergastolo. Le due donne ricordano il loro percorso di vita prima del carcere e rappresentano due aspetti diversi: Costanza irremovibile nella sua “mafiosità” e Maria, vittima degli eventi e decisa a collaborare per abbreviare la sua detenzione. La terza donna in scena rappresenta la madre, conservatrice delle regole, “istigatrice e mandante, causa di tutti i mali”.
I costumi di scena sono stati realizzati dai detenuti.
L’Uccello Cantore è un’opera teatrale del Gruppo di ricerca Officina Teatro LMC diretto da Enzo Caputo con sede a Erice (Casa Santa), Via Argenteria.
Tratto dall’omonima opera letteraria di Alma Passarelli Pula
Ambientato in una cella di un carcere femminile.
Costanza e Maria, nate figlie di famiglie mafiose dello stesso paese, arrestate quando erano ancora poco più che ragazze, vivono un momento del loro ergastolo in cui ricordano il loro percorso di vita prima del carcere.
Due esseri completamente diversi su cui aleggia l’unico elemento che in qualche modo le accomuna.
La figura Materna educatrice e custode dell’obbedienza.
è una storia di mafia che non vuole dimostrare la sua brutalità.
Vuole mostrare la sua bruttezza.
I personaggi
Costanza
Tiziana Ciotta
Maria
Rosalba Santoro
La Madre
Alma Passarelli Pula
Regia
Enzo Caputo