In un lampo, era giugno che il Trapani si giocava col Pescara l’accesso alla Serie A, per la prima volta nella sua storia. Oggi quella stessa squadra vive un momento difficilissimo, ultima in cadetteria con appena 12 punti e a meno nove dal penultimo posto. Una parabola discendente inspiegabile quella dei siciliani, autori lo scorso anno di una cavalcata incredibile iniziata nel girone di ritorno e conclusasi con l’accesso ai playoff. Serse Cosmi era stato capace di realizzare l’ennesimo grande risultato della sua carriera, infondendo alla squadra tutta la sua grinta e determinazione, non bastata però nei momenti decisivi della stagione contro gli abruzzesi di Oddo, suo ex giocatore ai tempi del Lecce e che corse ad abbracciarlo al termine della partita che ne decretò l’eliminazione, in una commovente scena con Cosmi in lacrime. Oggi di quel Trapani è rimasto ben poco, soprattutto in termini di qualità caratteriali ed ambientali. Lo stadio si è svuotato, l’entusiasmo è venuto meno e i sogni infranti hanno forse portato nell’ambiente un clima di “depressione” che si è riflesso poi direttamente sui risultati della squadra. Anche il rendimento dei singoli non si è dimostrato all’altezza, basti pensare a Simone Rizzato, lo scorso anno fra i dieci migliori giocatori dell’intero campionato di Serie B. L’esperto centrocampista aveva disputato tutte le partite fra campionato e playoff realizzando anche un discreto numero di bonus fra gol e assist. Quest’anno appena dieci gettoni e zero gol, complici anche alcuni infortuni. È l’unico reduce di quella top ten della scorsa stagione rimasto in cadetteria, tutti gli altri hanno trovato fortuna in Serie A. Complice anche l’età del centrocampista, classe ’81 e la cui capacità di leadership era stata chiave nel centrocampo di Cosmi. Ad infiammare la Serie A oggi, dopo aver dominato la B che fu, oggi c’è Lapadula, sicuramente il giocatore che ha avuto il miglior impatto con la massima categoria. Più difficoltà per i due astri del Crotone che con Juric ottenne la storica promozione in A, ovvero Ricci e Budimir. Il primo grazie ai tanti infortuni che stanno colpendo il Sassuolo ha trovato spazio nell’ultimo periodo, realizzando anche due gol. Budimir invece è chiuso nella Sampdoria da Muriel e Quagliarella e si parla proprio di un possibile ritorno in prestito in Calabria. Sempre a Sassuolo bene sta facendo l’ex Brescia Mazzitelli, così come Verre a Pescara è fra i pochissimi a salvarsi nella negativa stagione degli abruzzesi. La Serie B di quest’anno attende di conoscere i protagonisti del futuro che popoleranno la A di domani, i nuovi Caprari e Farias, il primo comprato dall’Inter e parcheggiato a Pescara mentre il secondo protagonista al ritorno dall’infortunio di una buona stagione in Sardegna. Per il momento poche sorprese, Benevento a parte, in una cadetteria comandata come prevedibile dal Verona di bomber Pazzini.