La redazione di Tp24.it aderisce all'iniziativa per il riconoscimento della Legge Bacchelli a Riccardo Orioles, probabilmente uno dei migliori giornalisti in Italia. Un giornalista che ha sempre mantenuto la schiena dritta, che ha sempre creduto nei giovani, in un giornalismo libero da padroni, fondato sui fatti, sulla ricerca della verità senza paura di dirla. Questo è Riccardo Orioles, 67enne, che fondò assieme a Pippo Fava ed altri giovani cronisti lo storico giornale ‘I Siciliani’. Orioles, nonostante l’enorme valore del proprio lavoro e dell’impegno che ha sempre profuso in tutti questi anni, attualmente, vive di fatto con una pensione di anzianità di poco più di 400 euro frutto del riconoscimento di contributi pari a quattro anni di lavoro.
Un assurdo di fronte ad una vita vissuta proprio per il giornalismo con collaborazioni per diverse testate. Non solo. Con la sua professionalità e la sua morale ha ispirato e guidato tantissimi direttori, redattori e cronisti in tutta Italia.
Uno di loro, il giornalista Luca Salici, ha voluto dunque lanciare una petizione su Change.org affinché venga applicata ad Orioles, la legge Bacchelli. “Da tempo non sopporto un’ingiustizia ai danni di una persona che reputo un grandissimo professionista, un maestro di vita per tanti giovani, un uomo che tutto lo Stato e il popolo italiano dovrebbero riconoscere come un grande intellettuale e scrittore - scrive Salici - Riccardo Orioles oggi vive a Milazzo, sua città natale, con una pensione di vecchiaia che non gli consente di continuare le cure per le sue patologie cardiache e gli acciacchi dovuti all’età”. “La sua carriera - si legge nell’appello – purtroppo non gli ha riconosciuto una pensione degna di questo nome: Riccardo ha ottenuto contributi pensionistici solo per quattro anni di lavoro. La verità è che la libertà ha un prezzo, e quella di Riccardo – forse una delle penne (ancora in vita fortunatamente) più importanti d’Italia – è costata a lui più di qualunque altro, come racconta benissimo il videodoc di Elena Mortelliti. Certamente le scelte professionali di Riccardo Orioles sono state diverse da tutte quelle dei suoi colleghi. Ma nessuno credo possa ritenerle giuste o sbagliate”.
Nella piattaforma si ricorda anche come “in questi anni a poco sono serviti gli appelli all’Ordine dei Giornalisti e alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana. L’unica possibilità rimane quella di chiedere formalmente alle istituzioni di far accedere Orioles al fondo a favore di cittadini illustri che versano in stato di particolare necessità”. Questo “sarebbe l’unico modo per far usufruire di un contributo vitalizio utile al suo sostentamento. Orioles gode di tutti i requisiti per accedere all’aiuto: cittadinanza italiana, l’assenza di condanne penali irrevocabili, la chiara fama e meriti acquisiti nel campo del giornalismo e della letteratura”. Ed infine conclude “sarebbe importante che questo Stato riconoscesse in vita il valore e l’importanza di un intellettuale come Orioles, e non lo faccia ipocritamente solo dopo la sua morte”.