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12/01/2017 06:20:00

Musei e siti archeologici. Finanziamenti per Mothia, Baglio Anselmi e Parco Archeologico

I beni culturali in Sicilia hanno bisogno di essere sostenuti economicamente e pare che all’assessorato regionale si stia muovendo qualcosa di concreto. E’ stata completata la graduatoria dei progetti a titolarità che metteranno a disposizione, in totale, 58 milioni di euro di fondi europei, utili per sistemare musei siciliani, siti archeologici o di interesse artistico, con l’obiettivo di far crescere il numero di visitatori. Diversi sono i finanziamenti ottenuti un po’ da tutte le strutture dislocate sull’isola. In provincia di Trapani sono entrati in graduatoria i progetti presentati dai direttori di siti e musei o dalle sovrintendenze. E proprio la sovrintendenza di Trapani ha ottenuto 4 milioni e mezzo per la valorizzazione dell’isola di Mothia nella laguna dello Stagnone di Marsala. 4 milioni e 600 mila euro sono stati assegnati al restauro del museo Baglio Anselmi di Marsala e al Parco Archeologico lilibetano. Altro progetto approvato prevede altri 2,7 milioni di euro per la valorizzazione e la messa in rete del museo Pepoli di Trapani.

La graduatoria firmata dal dirigente dell’assessorato regionale, Gaetano Pennino, è formalmente una graduatoria provvisoria, quella definitiva sarà approvata entro fine mese. Il termine ultimo per integrare i documenti per le richieste di finanziamento scade venerdì 13 gennaio. Quando sarà approvata la graduatoria definitiva la palla passerà alla Corte dei Conti per i controlli, e, se tutto a norma saranno concessi i finanziamenti, i primi del programma di sviluppo 2014-2020. Intanto, alla prospettiva di sviluppo per i beni culturali siciliani, si affiancano i dati in crescita sul numero dei visitatori di musei e siti archeologici. I dati definitivi del 2016 non sono ancora pronti, ma si fa riferimento a quelli rilevati nel primo semestre dall’assessorato ai Beni Culturali guidato da Carlo Vermiglio. Sul gradino più alto del podio siciliano c’è il Teatro antico di Taormina: 335.213 turisti e un incasso di 2 milioni e 427 mila euro. Al secondo posto la Valle dei Templi di Agrigento con 288.154 visitatori e un incasso di 1.887.780 euro. Sul gradino più basso c’è la Neapolis di Siracusa con 268.369 visitatori e un incasso di un milione e 716.140 euro. In provincia di Trapani l’area archeologica di Segesta è stata visitata da 96.906 visitatori per un incasso di 558.459 euro, mentre Selinunte ha visto 81.792 turisti per 470.210 euro. Positivi, infine, i numeri del Satiro di Mazara che ha incassato 68.037 euro fra gennaio e giugno 2016.