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12/01/2017 07:40:00

Truffa milionaria Anfe nella formazione, arresti della Finanza a Trapani. I particolari

Inchiesta della Procura e della Guardia di Finanza di Trapani sugli illeciti contributi ottenuti dall'ente di formazione. Sequestrati beni per sei milioni, indagate sei persone.

 

11,15 - L' Anfe è un  colosso tra gli enti di formazione, che conta 700 dipendenti,ha gestito corsi di formazione per cifre che si aggirano intorno ai 20 milioni di euro. Il presidente, Paolo Genco, è molto conosciuto nei piani alti della Regione Siciliana e ha ottenuto finanziamenti da tutti i governi.  Genco era passato indenne e mai sfiorato dalle grandi inchieste giudiziarie che hanno travolto l'area di Francantonio Genovese a Messina e dell'ex deputato Francesco Riggio che per anni ha guidato il Ciapi.  Genco, inoltre, è stato recentemente protagonista anche di grandi operazioni di acquisizioni di enti. Recentemente era entrato in forte contrasto con la Regione perché dalla nuova graduatoria dei corsi di formazione erano stati eslcusi diversi progetti dell'Anfe. 

 10,30 - Fatture false all'Anfe per prendere soldi dall'Unione Europea per i corsi di formazione. Una truffa da 50 milioni di euro. Nelle prime ore di questa mattina, finanzieri del Comando Provinciale di Trapani hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare applicativa degli arresti domiciliari emessa dal Gip presso il Tribunale di Trapani  nei confronti del legale rappresentante dell’Associazione Nazionale Famiglie Emigrate (A.N.F.E),  Paolo Genco e di Baldassare Di Giovanni entrambi di Palermo, responsabili dell’indebita percezione dal 2010 al 2013 di contributi pubblici a carico della Regione Siciliana e dell’Unione Europea per oltre 53 milioni di euro. Il provvedimento, che ha disposto anche il sequestro di ben 41 beni immobili per un valore di circa 2 milioni di euro, rappresenta l’epilogo di una lunga e delicata attività d’indagine svolta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Trapani nel settore dei finanziamenti pubblici destinati alla “formazione professionale”.

Scrive la Finanza in una nota:


In sintesi, dalle investigazioni svolte dai finanzieri mediante numerosi e variegati mezzi di ricerca della prova è emerso che il responsabile dell’ente di formazione siciliano, in accordo con DI GIOVANNI Baldassare, titolare della “General Informatic Center” e della “ Coreplast”, apparenti fornitori dell’A.N.F.E., aveva rendicontato all’ente erogatore (mediante la produzione di false fatture di acquisto) costi per beni e servizi mai effettivamente forniti. La notevole massa di danaro utilizzata per giustificare il pagamento delle fittizie fatture di acquisto, ritornava poi nella disponibilità di Genco Paolo che reinvestiva tali proventi nell'acquisto di numerosi immobili (molti dei quali oggi sottoposti a sequestro), formalmente intestati in parte ad una società immobiliare, denominata “La Fortezza” (amministrata dal Di Giovanni), e in parte ad una dipendente dell’A.N.F.E., anch’essa coinvolta nella frode. Alcuni dei suddetti immobili venivano, inoltre, locati per finalità formative allo stesso A.N.F.E. con duplice illecito guadagno per i due sodali.
Inoltre, al fine di consentire alla “General Informatic Center” di aggiudicarsi tutti i contratti di fornitura di beni e servizi, facendo apparire che la selezione era avvenuta sulla base del criterio dell’offerta più conveniente, l’A.N.F.E. aveva simulato indagini di mercato dirette alla selezione dei fornitori di materiale informatico (quando sin dall’inizio l’intendimento esclusivo era quello di avvalersi della sola società del Di Giovanni) e quindi formato falsi preventivi di spesa, del tutto antieconomici, riconducibili ad altre società risultate però ignare o addirittura inesistenti.

Al termine delle indagini, sono state complessivamente denunciate 6 persone per concorso in truffa aggravata finalizzata all’indebita percezione di erogazioni pubbliche.

07,00 - La Guardia di Finanza di Trapani ha eseguito alcuni arresti per una truffa relativa ai contributi pubblici per gli enti di formazione. L'operazione si chiama "Dirty Training". 

Si tratta, dicono i finanzieri del Comando Provinciale di Trapani, di "alcuni provvedimenti di arresto e sequestro relativi ad una vasta frode per il conseguimento di finanziamenti pubblici nel settore della formazione professionale”.

I particolari  saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10,00 presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Trapani. 

Inchieste simili, comunque, sono state portate avanti in diverse parti della Sicilia, scoprendo un sistema criminale che coinvolge anche politici. Diverse negli anni sono state le denunce dell'Olaf, l'ufficio anti frodi dell'Unione Europea, che eroga i contributi.