Francesco Torre, giovane attore, che si sta avvicinando anche alla regia, ed è il direttore di fatto della rassegna teatrale a Marsala, no?
Non proprio.
E' il factotum.
Sono il collaboratore di Moni Ovadia, il direttore artistico dei due teatri di Marsala.
Moni Ovadia, che è direttore artistico anche a Caltanissetta, sempre in sodalizio Mario Incudine.
Hanno creato un miracolo con uno spettacolo mastodontico al teatro di greco di Siracusa ribaltando totalmente l'idea del teatro classico. Lì si è creata prima un'amicizia e una collaborazione. Io mi proposi come collaboratore all'aiuto regia e fui accettato da Mario e Moni Ovadia. Lui ci ha detto, la prima volta delle prove, “io non ho figli, sono fortunato ad averne 30 in scena”.
Che cosa porta Moni Ovadia e Mario Incudine a Marsala?
E' stata una voglia dell'amministrazione di creare qualcosa di diverso. Non c'è mai stata una stagione teatrale a Marsala.
Mai, non proprio. Negli ultimi anni....a parte poi che ci sono privati, come Claudio Forti, che organizzano rassegne importanti.
La realtà del Baluardo Velasco è bellissima. Il teatro, come dice anche Massimo Pastore, se lo vuoi fare lo fai ovunque.
Anche Massimo Pastore è un eroe del teatro a Marsala. Ha fatto teatro negli anni bui della città. Adesso c'è Moni Ovadia, la nuova stagione teatrale, però quando le luci si spengono Massimo Pastore prende i ragazzi in strada e li mette sul palco nel deserto che c'è intorno.
Sì. Io inizialmente facevo parte del Teatro Abusivo Marsala diretto da Massimo. Poi per vicissitudini legate ad impegni lavorativi mi sono staccato da quel gruppo.
E però è giusto chiedersi da dove è partita e come la scelta di Moni Ovadia. C'è chi dice che tutto nacque in una cena a casa di Linda Licari, consigliera comunale. O è stato lei il gancio, Torre?
E' giusta la curiosità però mi voglio focalizzare sulla stagione, una stagione di tutto rispetto. Queste curiosità accantoniamole un attimo e pensiamo che il 23 febbraio abbiamo un vincitore del Premio Oscar a Marsala, Piovani abbiamo Gino Paoli, Sgarbi. La collaborazione è nata da varie cose della vita, tante vicissitudini.
Ma tutti si prendono i meriti di aver portato Moni Ovadia a Marsala.
Non è questione di meriti.
Il progetto di Incudine e Ovadia è quello di prendere in gestione i teatri di Caltanissetta, Marsala, Enna, Agrigento, e altri teatri pubblici siciliani da fare una rete e raggiungere una quota di pubblico non indifferente utile per attingere a fondi ministeriali.
Parte tutto dalla chiusura dei teatri Stabili da parte di Franceschini. Si è riusciti a creare una sorta di “controriforma”. Si vuole creare una rete di 12 teatri per circuitare gli spettacoli.
Quest'estate, mentre c'erano le trattative per portare a Marsala Moni Ovadia, montava anche la protesta degli artisti marsalesi per l'infelice battuta del sindaco sugli artisti che devono trovarsi gli sponsor e non devono chiedere soldi al Comune. Come la raccontiamo al giovane artista marsalese che si vede chiudere la porta dal sindaco per un contributo e poi vede il cartellone confezionato che costa 100 mila euro?
La polemica non l'ho vissuta dal vivo. Mi è venuto in mente in quest'ultimo periodo di sdoganare l'idea dell'artista marsalese che va al comune a chiedere soldi. La cosa più importante può essere, visto che c'è la direzione di Moni Ovadia, usare la sua persona, per così dire, per avere il prossimo anno un cartellone con soli artisti marsalesi.
Lei dice che gli artisti anziché chiedere contributi all'amministrazione dovrebbero sfruttare la presenza di Moni Ovadia e provare a inserirsi là.
Potrebbe essere una soluzione. E' una figura che ne capisce di teatro. Moni Ovadia ad esempio mi ha chiesto di creare una mail a cui gli artisti possono proporre progetti.
Ma l'artista marsalese non si può mica inserire in questo cartellone che già precotto e pre stampato. Quindi che fanno?
Nel programma c'è per maggio uno spettacolo, data da definire, “Vinne cu vinne”, con artisti marsalesi. Questa è una possibilità. Ti puoi inserire in una produzione. E' sulla storia di Garibaldi.
Gli artisti possono fare le audizioni?
Moni Ovadia ha intenzione di incontrare gli artisti marsalesi e conoscerli. Possono proporre la propria idea di teatro e spettacolo e confrontarsi con una persona che conosce il teatro e inserirsi nelle prossime stagioni.
L'ultimo titolo in cartellone è aperto a tutta la città allora, ma non il penultimo, in cui c'è lei. Allora il ragionamento vale per tutti ma non per Torre.
Questo progetto del mio spettacolo nasce un po' di tempo fa e l'idea era di portarlo a Caltanissetta. Moni poi mi ha detto “scusa, è una storia di un marsalese, portalo a Marsala intanto”. Lo spettacolo ha un prezzo bassissimo, 2 mila euro totali.
Il suo spettacolo è Viddano sugnu, invece. Che è la storia di Filippo Piccione, lo zio del vice sindaco Licari.
Sì, è tratto dal suo libro il Bracciante di Berbaro.
La stagione in totale costerà circa 100 mila euro. A Caltanissetta, lo scorso anno, il numero degli abbonamenti non è stato entusiasmante. Il Comune di Caltanissetta aveva un grosso sponsor privato, che ha coperto i costi. Qua il comune rischia di andarci sotto. Il berretto a sonagli di Lo Monaco non è andato benissimo, costato quasi 10 mila euro, ha incassato pochissimo. E' un gioco a perdere?
Assolutamente no perchè non bisogna fare di tutta l'erba un fascio. Uno spettacolo non fa una stagione. Adesso ci sarà Milena Vukotic, al Teatro Comunale.
Perchè non l'Impero, si ha paura di non riempirlo e poi sembra brutto?
No, è una politica della direzione artistica quella di mettere il teatro di prosa al Comunale.
Quanto costa l'abbonamento?
C'è un pacchetto di 7 spettacoli su 7 che permette lo sconto del 30% sul totale, e di 4 spettacoli su 7 che permette lo sconto del 15%. C'è poi lo sconto del 50% per gli under 18, per insegnanti e studenti c'è il bonus Renzi.