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14/01/2017 11:33:00

Marsala, presi i rapinatori della gioielleria D'Angelo e di Mistretta Mobili

 Come abbiamo anticipato ieri, la Polizia di Stato a Marsala ha arrestato gli autori di due rapine avvenute di recente a Marsala e che tanto avevano scosso la comunità: la rapina alla gioielleria di Saverio D'Angelo, in Piazza Loggia, e da Mistretta Mobili, sempre nel centro storico della città. Adesso possiamo pubblicare nomi e foto. I due arrestati sono Andrea Nizza, di 29 anni e Giovanni Parrinello, 34 anni. Le rapine sono avvenute tra il Novembre e il Dicembre del 2015. 

Le indagini sono state lunghe e complesse, ma alla fine i due sono stati individuati ed arrestati. 

La rapina alla storica gioielleria D'Angelo di Piazza della Repubblica (clicca qui per leggere il nostro articolo) fu commessa il 19 novembre del 2015, quando due rapinatori, a volto solo parzialmente nascosto, dopo essere entrati nell’esercizio commerciale dove si trovavano in quel momento il titolare e la commessa, con violenza e minacce li costringevano a consegnare loro i preziosi di una vetrina. Dopo aver percosso Saverio D’Angelo, che riportava una grave lussazione alla mandibola, i rapinatori avevano chiuso i due malcapitati nel bagno, e si erano dileguati per le vie vicine.


La rapina al mobilificio Mistretta è stata invece commessa nel dicembre del 2015 (anche in questo caso, cliccando qui potete leggere il nostro articolo), quando due malfattori, impugnando una pistola giocattolo ed un coltello, si erano introdotti all’interno del negozio e, dopo aver minacciato e percosso il titolare, Antonio Mistretta, si erano fatti aprire la cassaforte e si erano impossessati di un’ingente somma di denaro.  Mistretta era stato scaraventato a terra e preso a pugni e a calci che gli avevano procurato un trauma cranico e delle ferite lacero contuse, al naso ed alla mano sinistra.

Le indagini espletate con l’aiuto della sezione di Polizia Scientifica del Commissariato, hanno consentito di analizzare le immagini ricavate da alcuni impianti di sorveglianza collocati lungo il percorso seguito dai malviventi, le cui sagome sono state sottoposte ad un attento esame di comparazione che ha consentito di classificarle come riconducibili a Nizza ed a Parrinello.
Sui due gravano numerosi precedenti giudiziari e di polizia, tra i quali si annoverano il tentato furto, da entrambi commesso ai danni di un Compro oro Marsala , ed il tentato omicidio commesso da  Nizza  nel 2011 ai danni di un uomo, Emiliano Faso, operaio, suo collega alla Eurofish, con sei colpi di arma da fuoco. Quella vicenda la potete leggere cliccando qui. 
Nell’occasione, le indagini condotte dalla Polizia hanno consentito di assicurare  Nizza alla giustizia e di fargli comminare una condanna a 10 anni di reclusione, nel 2012. 

Certo è che, Nizza era stato condannato a 10 anni per tentato omicidio, nel 2012, ma di fatto era libero, nel 2015, di fare rapine...
L'ordinanza di arresto è stata altresì notificata al Parrinello, che si trovava già ristretto presso la casa circondariale di Trapani per altre condanne..
A tal proposito, lo spessore criminale di Parrinello si evince anche dal suo avere preso parte alla consumazione delle due rapine a Marsala, che sono state commesse, la prima mentre si trovava in permesso e la seconda dopo essere evaso dalla casa circondariale di Castelvetrano.
La sua sottrazione al regime carcerario è, tuttavia, durata poco tempo: grazie all’intervento repentino degli agenti del Commissariato di Marsala, il pregiudicato è stato colto nella flagranza della commissione di un furto ai danni di un Compro oro, insieme a Nizza e ad un terzo soggetto, e quindi immediatamente arrestato e condotto nuovamente in carcere.