Ha creato molto dibattito, soprattutto sui social, la notizia diffusa da Tp24.it sabato scorso, quando abbiamo raccontato dell'arresto dei due violenti rapinatori che avevano creato tanta ansia e paura in città dopo i colpi efferati a due noti negozi del centro storico, Mistretta Mobili e la gioiellieria di Saverio D'Angelo. Uno di loro, Andrea Nizza, 29 anni, era stato arrestato nel 2012 per il tentato omicidio di un suo collega operaio, ed era stato condannato a 10 anni di reclusione. Come faceva ad essere già libero nel 2015 per effettuare quelle cruente rapine? La risposta è presto detta: infatti Nizza in appello ha ottenuto un sostanzioso sconto di pena, con la condanna ridotta a "soli" cinque anni. Pertanto nel 2015, avendo già scontato circa tre anni in carcere, usufruiva di permessi e della semilibertà.
Piccola curiosità, Andrea Nizza, arrestato venerdì, è omonimo di un altro Andrea Nizza, superlatitante e killer del clan Santapaola di Catania, arrestato ieri. Si tratta di uno dei cento latitanti più pericolosi d'Italia (la lista è guidata dal "nostro" Matteo Messina Denaro) ed è stato preso dopo quattro anni di latitanza