Giovanni Cassisa, originario di Marsala, ma residente da una vita a Biella, dove era stato capufficio al Comune, è morto stroncato da un infarto mentre era sugli sci.
«E’ morto come avrebbe voluto», dice la moglie Vita Benedetta su lastampa.it . Ossia dopo una giornata sugli sci, una tradizione di famiglia: la prima sciata della stagione per festeggiare i 65 anni compiuti il 17 gennaio. Giovanni Cassisa, ex capufficio ragioneria del Comune, se n’è andato sotto gli occhi del fratello Francesco, ieri pomeriggio a Champoluc. È caduto poco prima di levarsi gli sci per salire sul tapis roulant che porta al bus navetta, fulminato da un infarto. Da Aosta s’è levato l’elicottero, e il personale del 118 ha cercato in tutti i modi di rianimarlo. Ma è stato inutile.
Originario di Marsala, ex sottufficiale dei carabinieri, aveva comandato una stazione dell’Arma nel Bergamasco. Poi si era trasferito a Biella dove già viveva il fratello, e aveva lasciato la divisa per lavorare in municipio. Ragioniere diplomato, è stato in servizio nel settore finanziario del Comune di Biella, fino all’età della pensione. Per un curioso destino, anche sua madre era morta alla stessa età, e anche lei per infarto. Giovanni Cassisa era lo zio di Marco Cassisa, amico della redazione di Tp24, molto noto a Biella perché é il professionista che s’è occupato della raccolta di fondi popolare per salvare la Cestovia di Oropa.
Lascia la figlia Francesca e un altro fratello, Tommaso. I funerali sabato a Biella alle 10,30 in San Biagio, mentre venerdì alle 17,30, sempre in San Biagio, sarà recitato il rosario.