A Trapani, il vescovo Pietro Maria Fragnelli domani presiederà la celebrazione eucaristica nella Cappella dell’ospedale “Sant’Antonio Abate” e poi sarà in corsia, in alcuni reparti, per un saluto fraterno ad ammalati, operatori sanitari e volontari. Sarà accompagnato dal direttore sanitario dell’ospedale Francesco Giurlanda e dal cappellano don Antonio Peraino.
Nel pomeriggio (ore 17) si terrà la concelebrazione eucaristica con l’unzione degli infermi presso la parrocchia “Nostra di Signora di Lourdes” cui seguirà la suggestiva processione con il simulacro della Madonna lungo la via Virgilio. In Diocesi diverse sono le associazioni ecclesiali che si dedicano alla cura degli ammalati: tra cui Unitalsi ed Avulss ma non solo. Il vescovo Fragnelli negli ultimi anni ha dedicato una giornata a settimana, nel tempo di Quaresima, per visitare gli ammalati a casa o nelle strutture di cura.
LA XXV Giornata mondiale del Malato
La Giornata Mondiale del Malato è stata istituita 25 anni fa dal Santo Papa Giovanni Paolo II nel giorno in cui si celebra la festa della Madonna di Lourdes. Il Messaggio di Papa Francesco per l’edizione di quest’anno dal titolo: “Stupore per quanto Dio compie: «Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente …» (Lc 1,49) invita ad imitare il cammino operato da Bernadette fino a contemplare in Maria, l’Immacolata, e in seguito la sua vita di silenzio e di meditazione. Per la terza volta, il Santuario di Lourdes viene scelto per la celebrazione mondiale della Giornata; la prima volta fu la storica Prima Giornata Mondiale del Malato dell’11 febbraio 1993, di cui si celebra quest’anno il Giubileo d’Argento, seguita dalla Dodicesima Giornata Mondiale del Malato nel febbraio 2004, in occasione del 150 anniversario della proclamazione del Dogma dell’Immacolata Concezione. Lourdes – che ha visto crescere nel 2016 la partecipazione di pellegrini – come disse San Giovanni Paolo II è il “Santuario mariano tra i più cari al popolo cristiano, è il luogo e insieme simbolo di speranza e di grazia nel segno dell’accoglienza e dell’offerta della sofferenza salvifica.”