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13/02/2017 21:10:00

Sanremo e l'orgoglio di essere donna

di Rossana Titone - Sanremo è finito, il Paese torna alla normalità , dopo una settimana in cui non si è fatto altro che parlare di canzoni, fare protonistici, buttarsi sui social per commentare ospiti e melodie.
L’Italia è questa, il Paese che se gli offri un cioccolatino si dimentica di tutto quello che c’è attorno, disinformati per professione, superficiali per attitudine, è sempre meglio volgere lo sguardo.
Per me la vincitrice morale di questo Festival è Paola Turci, ha cantato con occhi dritti e fieri una canzone che affronta una “questione sociale”, l’essere Donna con orgoglio e fermezza del proprio essere.
Una canzone che mi ha emozionato, che ha scoperchiato una condizione sociale. Un testamento che ogni donna dovrebbe recitare tutte le mattine appena alzata dal letto, in tutti quei momenti in cui decide di far soccombere se stessa.
La retorica, quando si parla di donne, regna sovrana e di Noi si parla solo nelle date comandate: il 25 novembre ( giornata contro la violenza sulle donne) e l’8 marzo, in queste occasioni si sprecano poesie e fiori, poi si cade nel dimenticatoio.
Troppo poco, siamo lontane da quello che si dovrebbe fare e dire ogni giorno per combattere quella che è la libertà di una donna, la libertà di scegliere, consapevolmente, di sbagliare, di lasciare, di andare, di non avere figli o di averne, di non truccarsi o di truccarsi . Le azioni non sono tali se condizionate da un pensiero o un gesto che proviene dall’esterno o da uno status sociale.
C’è tantissimo lavoro da fare , ogni giorno, nelle scuote e tra le donne, bimbe o adolescenti che siano affinchè abbiano sempre la capacità di decidere e agire per se stesse.
Le strumentalizzazioni della figura femminile le lasciamo scivolare ai superficiali del vivere sul pelo dell’acqua.
Ci piace pensare che Amiamo e siamo contraccambiate , seppur con capacità e modi di dimostrazione diversi, ci piace pensare che sappiamo fare più cose contemporaneamente, anche quando siamo stanche. Ci piace pensare che non moriamo per la tosse durante la notte né con una febbre a 39, che non ci uccide lo stress, che affrontiamo il confronto e che non ci sottraiamo al dialogo. Ci piace pensare che siamo immense, e lo siamo, coraggiose e temerarie, determinate e spacciate quanto basta, rompi balle e testarde, orgogliose e vive con un cuore che pulsa e con un’anima che abbraccia tutti i colori dell’arcobaleno.
Capaci di non dimenticare chi non c’è più, di avere il vuoto dentro e di esserne gelose, siamo capaci a colorare quello che non ci piace ma dobbiamo avere il coraggio sempre di non farci tagliare le ali, perché la libertà di scelta è la più grande conquista.
E allora leggetelo il testo e fatelo vostro:

Non ti trucchi
e sei più bella
le mani stanche
e sei più bella
con le ginocchia sotto il mento
fuori piove a dirotto
qualcosa dentro ti si è rotto
e sei più bella
soprappensiero
tutto si ferma
ti vesti in fretta
e sei più bella
E dentro hai una confusione
hai messo tutto in discussione
sorridi e non ti importa niente, niente
se un’emozione ti cambia anche il nome
tu dalle ragione, tu dalle ragione
se anche il cuore richiede attenzione
tu fatti del bene
tu fatti bella per te
per te, per te