Provate a fare una passeggiata in via Roma. Provate a guardare le vetrine tralasciando di fare attenzione a dove mettete i piedi. Ecco, ora rialzatevi. Altro che standard europei, una strada senza marciapiedi degni d’essere chiamati tali. Mattonelle saltate o raffazzonate con il cemento per camuffare il danno fatto dagli alberi ormai indomabili per via delle dimensioni, dislivelli invisibili e strettoie che non consentono il passaggio di un passeggino. Questo almeno sul lato destro andando verso la stazione. Un po’ meglio il marciapiede opposto dove si è provveduto a sostituire gli alberi con qualcosa di dimensione più modesta. A quanto pare è possibile farlo.
Forse prima di parlare di chiusura bisognerebbe parlare di sistemazione della strada, o quantomeno avviare i lavori in concomitanza. La recente riunione voluta dal sindaco ha visto la partecipazione di una cospicua rappresentanza di esercenti della via Roma, e come dichiarato dal Sindaco Alberto Di Girolamo su Tp24.it:
Sono stati loro stessi a dire di cominciare con il sabato e la domenica pomeriggio. Si rendono conto che c'è molto traffico e inquinamento che non serve a nessuno e neanche a loro. Sono convinto che così la gente può passeggiare, guardare le vetrine e comprare di più. Come tutte le cose bisogna abituarsi. Spero che piano piano si vadano convincendo che è meglio che ci siano meno macchine in quella strada.
Alla fine, buona parte di questi hanno aderito alla richiesta di provare, per un periodo, la chiusura al traffico durante i pomeriggi dei fine settimana. Ricontattandoli singolarmente ciascuno ha esternato le proprie perplessità. Sarà davvero difficile trovare una soluzione ampiamente condivisa. Tanti pareri quanti sono gli esercenti.
Tra i timori più diffusi, quello di vedere calare le vendite vertiginosamente, come dicono sia accaduto durante il periodo natalizio. Qualcuno ventila il fantasma di Corso Umberto I a Mazara, ma dimenticano che la chiusura del Corso è avvenuta negli stessi anni della crisi economica, difficile pertanto stabilire quali dei due fattori possa aver prevalso. Una cosa è certa, a Mazara, in quella strada, l’offerta commerciale si è orientata sulla somministrazione, e quella funziona bene, alcuni negozi hanno resistito e ora il mazarese ha accolto la chiusura del corso e anzi se lo gode. Più o meno la stessa cosa è accaduta a Palermo, ma in questo caso è difficile fare un confronto per densità di popolazione.
Il progetto di riqualificazione della via Roma esiste, se ne parla da diversi anni, ora però si stanno valutando diverse possibilità, non ultima quella della parziale chiusura riservando il transito solo agli autobus o alle navette, l’allargamento del marciapiede destro potrebbe essere una buona soluzione.
I quattro parcheggi del centro, dovrebbero, in teoria, essere sufficienti a garantire la possibilità di parcheggiare nei pressi della zona commerciale, ma il marsalese si sa, non è aduso a camminare troppo, e quando piove, dicono i commercianti, non si sognerebbe mai di aprire un ombrello e fare una passeggiata per i negozi. Va da sé che questa non è una buona abitudin,e pertanto è su questa che bisogna lavorare e sarebbe paradossale organizzare una città assecondando le cattive abitudini dei cittadini. Come dicevamo, non sarà facile trovare una soluzione che lasci tutti contenti, una cosa è certa, a guadagnarci in termine di salute sarebbero gli stessi commercianti che ora si mostrano perplessi o contrari, le code interminabili di auto accese che si spostano a passo d’uomo produco inquinamento che colpisce soprattutto loro che lì ci stanno per otto ore al giorno. Chi esce per fare shopping, generalmente, fa il giro di un po’ tutti i negozi prima di scegliere o, in ogni caso, non si limita più a visitare solo quelli di via XI maggio, ormai da tempo il vero centro commerciale è in via Roma.
Le auto posteggiate in via Roma sono, prevalentemente, degli stessi esercenti, e sperare di trovare un parcheggio per un acquisto veloce ha le stesse possibilità di vincere all’enalotto. Ci vorrà un po’ di tempo per trovare una soluzione, l’amministrazione dovrà portare proposte credibili ed evitare, possibilmente, idee balzane, come quella di spostare tutti i gazebo su di un lato, senza tenere conto di cosa ciò comporti per chi deve servire un caffè attraversando la strada o chi si ritrova un gazebo davanti al proprio negozio di abbigliamento. Nel frattempo si consiglia ai pedoni di fare attenzione a ciò che resta dei marciapiedi.