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07/03/2017 15:00:00

Trapani, astensione degli avvocati della Camera Penale contro la riforma del processo

Sciopereranno dal 20 al 24 marzo gli avvocati della Camera Penale di Trapani. L'astensione collettiva dell'attività giudiziaria è stata concordata con una delibera dell'Unione Camere Penali che è intervenuta sulla fiducia posta dal Governo nazionale per l'approvazione del DDL di riforma del codice di procedura penale. "Sin dall'esordio parlamentare del DDL di riforma del processo penale questa Giunta ha segnalato la natura schizofrenica del progetto di riforma, - scrivono nella delibera i rappresentanti dei penalisti - che al tempo stesso introduceva modifiche capaci di mortificare in profondità principi e garanzie fondamentali, assieme ad altre che al contrario restituivano garanzie, correggendo addirittura - grazie anche al contributo determinante dell’Unione delle Camere Penali Italiane -, o introducendo nuove inedite forme di controllo sui tempi di esercizio dell’azione penale (art. 18 del DDL)". "Le contraddizioni di questa riforma - continua la Giunta - sono il frutto di un approccio segnato dalla mancanza di un disegno organico, dalla totale assenza di una idea di processo, e dalla mancata individuazione dei suoi principi fondanti che, come tali, non possono essere al tempo stesso, qui demoliti e lì ripristinati".

L’Avvocatura, consapevole del proprio ruolo, ma anche della propria responsabilità, ha ritenuto necessario ed utile sviluppare ogni possibile interlocuzione con la politica, inducendo in più occasioni il Legislatore a rinunciare alla introduzione di inutili e pericolosi istituti e a rivisitare alcune modifiche del sistema processuale, anche respingendo proposte avanzate con forza dalla Magistratura e da quest’ultima fatte oggetto di pressante campagna mediatica soprattutto sul tema della prescrizione. Altro punto toccato dalla Giunta riguarda la Prescrizione: "Allungare la prescrizione (attraverso lo sproporzionato aumento delle pene edittali ed attraverso gli irragionevoli meccanismi della sospensione) significa dilatare indebitamente i già troppo lunghi tempi del processo, violando la presunzione di innocenza, il diritto alla vita degli imputati e la dignità delle persone, mortificando l’interesse dell’intera collettività a conoscere nei tempi più brevi se un imputato è colpevole o innocente. Sempre su questo punto, la Giunta ritiene che sia necessario svelare l’uso della prescrizione come un sapiente strumento attraverso il quale la Magistratura esercita un potere incondizionato sul processo, facendo quotidianamente della prescrizione un uso surrettizio e strumentale, esercitando di fatto una incontrollata ed arbitraria discrezionalità dell’azione penale".

"Di fronte a tale dichiarata intenzione occorre ribadire come né il processo, né i diritti dei cittadini possono essere merce di scambio di alcuna contesa di potere, e tanto meno ostaggio di conflitti di natura elettorale - concludono i rappresentanti dei penalisti -. L’Unione delle Camere Penali intende intervenire con autorevolezza in questo grave momento di crisi e farsi artefice e promotrice di un reale cambiamento di rotta della politica giudiziaria, ponendo sul tavolo delle future riforme del processo penale il problema relativo alle scelte valoriali intorno alle quali riedificare il nostro modello accusatorio, ponendo al centro di ogni riflessione sulla riforma della giustizia penale la imprescindibile necessità della riforma ordinamentale, ponendo in essere nell’immediato tutto ciò che appare necessario al fine di scongiurare una gravissima compressione del dibattito democratico che mai si era in passato verificata adottando lo strumento della fiducia nell’ambito di una così vasta e complessa riforma nella delicata materia del processo penale, che coinvolge le garanzie di libertà costituzionali di ogni cittadino".