Da anni all’aeroporto di Birgi c’è la guerra degli stalli per i taxi tra le due città di Trapani e Marsala. Anni di lotte, scontri politici, ostruzionismi di ogni genere, anche stupidi, ma ancora oggi, nonostante il decreto del presidente della Regione Rosario Crocetta abbia previsto l’utilizzo del 50% degli stalli per il Comune di Marsala e il 50% per il Comune di Trapani, non si è riusciti a trovare una soluzione.
Insomma, il provvedimento della Regione e una sentenza del TAR di Palermo non rendono ancora operativi i tassisti marsalesi. La novità che arriva sul fronte trapanese, è che l’amministrazione comunale ha presentato ricorso allo stesso TAR di Palermo contro il decreto Crocetta.
Secondo Palazzo D’Alì è tutta una questione di numeri, percentuali e di territorio. I taxi di Marsala potranno essere operativi al "Vincenzo Florio", ma non con il 50% degli stalli come stabilito dal presidente della Regione. L’aeroporto si trova, infatti, sul 96% di terreni ricadenti in territorio Trapanese e solo il 4% su quello di Marsala. Questa è la motivazione alla base del ricorso al tribunale amministrativo.
“A Palazzo D’Alì non siamo contrari all’ingresso all’interno dell’aeroporto di Birgi, dei taxi marsalesi, ma non certo nella percentuale prevista dal presidente Crocetta – afferma il vicesindaco Giuseppe Licata -. L’aeroporto sorge sul territorio marsalese soltanto per il quattro per cento, per cui il 50% di stalli dei taxi riservato ai marsalesi appare sinceramente una misura spropositata. Con questo non vogliamo certo che gli stalli per i marsalesi siano il 4%, la stessa percentuale di suolo occupata dall’intero scalo, ma neanche la metà, così come disposto dal presidente Crocetta. In effetti, con una percentuale di queste dimensioni non si può pretendere di godere di benefici così ampi".
Intanto nei giorni scorsi a Marsala, il Comune ha pubblicato il bando per l'assegnazione di 39 licenze per tassisti, mentre sulla vicenda degli stalli aeroportuali sono intervenuti i consiglieri comunali, Oreste Alagna e Letizia Arcara, per chiedere al sindaco Alberto Di Girolamo un intervento per sbloccare la situazione. Nell’interrogazione presentata si sono ripercorse le tappe di questa vicenda: la sentenza n. 139/2015 il Tar di Palermo che ha accolto il ricorso proposto dal Comune di Marsala; il 2 marzo dello scorso anno la Commissione consultiva ha stabilito che gli stalli devono essere utilizzati egualmente da ambedue i comuni e, infine, la data del 15 settembre, quella della firma del decreto Crocetta.
Visto il nuovo ricorso al TAR tutto passa nuovamente nelle mani dei giudici che dovranno stabilire la conformità o meno di quanto stabilito dalla Commissione e poi ratificato da Crocetta. Nel frattempo, tra carte bollate, aule di tribunali e avvocati, il dualismo tra le due istituzioni sugli stalli aeroportuali continua; a volte sembra avvicinarsi a quello tipico delle tifoserie delle due squadre di calcio cittadine, da sempre nemiche storiche in campo e fuori, e non ad un aspetto istituzionale, politico ed economico. In tutto ciò, come sempre, quelli che ci perdono sono i viaggiatori/utenti che transitano in aeroporto e che potrebbero avere un servizio in più che non hanno.