“Le condizioni economiche dei territori si aggravano, in un solo anno nel 2016 sono stati 14 mila fra le due province i posti di lavoro persi, settori come turismo, commercio ed edilizia soffrono di più, non si può continuare a navigare a vista con interventi tampone per le singole vertenze”. Così il segretario generale Cisl Palermo Trapani Daniela De Luca, durante la sua relazione all’apertura del secondo congresso territoriale del sindacato,”Insieme, partecipiamo. Responsabili per il futuro”.
“Nessuno può farcela da solo, il nostro sindacato come è nel suo Dna, non potrà trascurare l’effetto moltiplicatore che potrebbe venire da un Patto di distretto trasversale, istituzionale tra sindaci, forze sociali, sindacali e datoriali, attori economici, mondo accademico, operatori della cultura e del mondo della scuola. Un patto che consolidi e renda operativo uno scambio costante e la messa a frutto di poteri, competenze, progetti, specifiche esperienze, sulle questioni chiave legate alle politiche di sviluppo e per il lavoro”, ha aggiunto De Luca, che durante l’intervento ha snocciolato i tanti dati della crisi che vede i due territori patire sempre di più fra posti persi, cassa integrazione e mobilità in deroga, e le pensioni al limite della povertà attorno ai 600 euro. “Sarà importante anche richiamare alle sue responsabilità la Regione siciliana, grande assente, chiamata a fondamentali compiti di programmazione, indirizzo, supporto strategico per i territori, promotore e facilitatore di quel dialogo interistituzionale oggi mancante o peggio rissoso, ma invece assolutamente necessario a unire le forze per ricostruire dalle macerie”.
“Non si può più rinviare il rilancio, la povertà tocca punte allarmanti nelle nostre città, lo diciamo da tempo – continua De Luca -, non basta limitarsi a elargire solo un sostegno al reddito, ma servono politiche per l’occupazione, investimenti e una accurata selezione delle priorità e dei possibili moltiplicatori di sviluppo. Ne siamo sempre stati fautori come sindacato, e dunque nell’accogliere con cauto favore l’impegno del governo nazionale su ‘iniziative speciali al Sud’ restiamo certo ben attenti affinché non si ripropongano i deleteri schemi del passato. Peraltro, decenni di sprechi, e oggi gli impegni disattesi su tutti i fronti, le scomposte improvvisazioni ed esternazioni, le riforme sbandierate e mai realizzate dal governo Crocetta, hanno determinato quell’agonia in tutti i settori, e le enormi difficoltà nella soluzione di vertenze che nei nostri territori si trascinano”.
“E’ necessaria e urgente – continua De Luca – , dunque una ripartenza per entrambe le nostre città. E’ ovviamente importante, ma non può essere sufficiente, che sia a Palermo che a Trapani si dichiarino conti in ordine, sappiamo bene che gli enti locali sono in estrema sofferenza per la crisi economica e per i drastici tagli che ne sono conseguiti, l’economia langue e i livelli di disagio sono, come vediamo dai dati, altissimi”.
“I comuni – ha affermato – devono essere attori protagonisti del futuro delle città, in grado di dare quella forte accelerata alla rinascita, oggi più che mai possibile, per Palermo che ha tante importanti strumenti come il Patto per la città e il titolo di Capitale italiana della cultura per il 2017 che possono essere la spinta attesa da tempo, e per Trapani che oltre al Patto ha tante potenzialità da valorizzare con una adeguata programmazione, che finora è mancata”.
Nella lista delle principali opere da realizzare per il territorio di Trapani, c’è la bretella Birgi – Mazara del Vallo, “già presente nella programmazione decennale di infrastrutture strategiche del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dal 2005, in attesa di 150 milioni di euro rimasti fermi nei cassetti della burocrazia regionale. Uno degli emblemi – ha proseguito De Luca – di come la lentezza burocratica e la politica assente e incapace di programmare blocca lo sviluppo, cosi giacciono per diversi mesi anche a Palermo, spesso negli uffici preposti, le varie richieste di autorizzazioni e concessioni nel campo dell’edilizia anche di piccoli lavori come ristrutturazioni di immobili, che invece darebbe slancio all’economia se sbloccate”.
La Cisl in questi ultimi anni ha ribadito la necessità di un collegamento adeguato tra l’autostrada Palermo-Catania e la Palermo-Mazara che possa fungere da tangenziale del capoluogo. “Bisogna accelerare dunque l’iter delle infrastrutture, rilanciare il porto di Palermo, collegare i due aeroporti, sviluppare il Distretto Nord occidentale dell’Isola che ha enormi potenzialità turistiche, culturali, enogastronomiche, e non solo”.