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19/04/2017 13:48:00

Aeroporto di Trapani, picco di arrivi per Pasqua. I numeri. Soldi in arrivo dalla Regione

 Boom di arrivi all'aeroporto di Trapani Birgi, il "Vincenzo Florio", in occasione delle ultime vacanze di Pasqua. Buona Pasqua».

I vertici di Airgest al «Florio» di Trapani hanno messo a raffronto i flussi dei giorni 11-18 aprile 2017 con quelli del 22-29 marzo 2016.  Un anno fa, 28 mila 175 passeggeri. Adesso, 35 mila 912.

 

Ieri sera l’Assemblea Regionale Siciliana nel corso della discussione sul bilancio ha approvato il finanziamento delle azioni sostegno alla attività di collegamento con gli aeroporti minori siciliani mettendo così in sicurezza le azioni di co-marketing che, per quanto riguarda lo scalo di Trapani Birgi, sono destinate in prevalenza a mantenere i rapporti con il principale vettore low cost del mercato europeo: Ryanair. Il finanziamento, distribuito su tre annualità, prevede 5 milioni di euro per il 2017, 6 milioni e mezzo per il 2018 ed ancora 5 milioni per il 2019. «Questo intervento – commenta il deputato Girolamo Fazio che in diverse occasioni, con proposte e poi con disegni di legge, aveva tracciato la strada dell’iniziativa della Regione – sottrae ogni alibi ai Comuni della Provincia di Trapani che ora, se davvero vogliono sostenere le politiche turistiche non possono sottrarsi alla responsabilità di sostenere convintamente comarketing. In questi tre anni è necessario programmare azioni di consolidamento delle politiche turistiche e predisporre nei bilanci dei comuni le quote da assegnare al co-marketing per lo sviluppo del territorio. È auspicabile che la Regione continui a sostenere il territorio e l’aeroporto ma dobbiamo cominciare a immaginare alternative all’intervento diretto della stessa Regione. Per quanto mi riguarda, come ho più volte sostenuto, il Comune di Trapani dovrà intestarsi il ruolo di capofila dell’azione di co-markenting. Immagino una struttura snella, costituita dai Comuni, che istituzionalizzi l’interlocuzione con la Regione e con Ryanair per la programmazione delle rotte nel prossimo triennio e che poi possa muoversi in autonomia dalla Regione nel triennio successivo. Programmazione, anche amministrativa e finanziaria, deve essere la parola d’ordine se davvero si vuole sostenere l’economia turistica dei nostri territori».