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24/04/2017 07:36:00

Cimitero di Salemi, il punto dopo la requisizione dei loculi da parte del Sindaco Venuti

 Il punto interrogativo e' d'obbligo quando si tratta di procedure burocratiche. A dispetto, infatti, della volontà politica, spesso i tempi si dilatano quando dal dire si deve passare al fare.

E il caso della vicenda dei loculi cimiteriali, scoppiata nella settimana scorsa, dopo l' intervento esterno (blitz, qualcuno lo ha definito) del senatore della Repubblica Maurizio Santangelo, chiamato per l'occasione dalla consigliera comunale Daniela Saladino, entrambi del M5S.

Come e' noto, ogni Amministrazione di ogni città, piccola o grande che sia, deve istituzionalmente assicurare "la sepoltura delle salme all'interno del cimitero comunale attraverso la realizzazione di loculi oppure fornendo ai privati che ne facciano richiesta, determinate aree destinate alla realizzazione di sepolture.

Il tutto, ovviamente, in base alla fabbisogno stabilito non facendo lavorare la fantasia, ma seguendo andamenti demografici statistici e di conseguenza programmando per tempo.

Se ciò non avvenisse, non saremmo in presenza di un apparato politico-burocratico efficiente e virtuoso. Ma meritevole di fortissima censura e di una accesa contestazione.

E' ciò che avvenuto, ci sembra di poter dire, con la presa di posizione piuttosto decisa da parte del Movimento 5 Stelle. Addirittura, con un annuncio di "un esposto alla Procura di Marsala".

Non sta a noi stabilire se vi sono i presupposti per le vie legali e nemmeno quelle politiche per accusare l'attuale amministrazione di insipienza o di sottovalutazione del problema.

Una cosa e' certa. La realizzazione di 40 loculi prefabbricati, di cui 20 - blocco A" ubicati nel vecchio cimitero e 20- blocco "C" ubicati nel nuovo cimitero non sono stati sufficienti a risolvere la richiesta.

Non solo sono stati tutti assegnati ma agli uffici del Comune già sono pervenute numerose richieste per la concessione di loculi di futura realizzazione.

La giunta ha creduto di correre ai ripari con una delibera che risale al G.M. n° 150 al 15 dicembre dello scorso anno. Con questo atto e' stato formulato apposito atto di indirizzo per l'individuazione di aree all'interno del vecchio e nuovo cimitero ove poter realizzazione ben 92 loculi cimiteriali prefabbricati.

Conti senza l'oste, sarebbe il caso di dire. Infatti l'attuale disponibilità di loculi è esaurita. E' urgente quindi provvedere alla realizzazione di nuovi blocchi di loculi per far fronte alle tumulazioni di salme future, tenendo conto appunto delle nove salme in attesa da tempo all'interno della camera mortuaria, di una decorosa sepoltura.

Qualsiasi consigliere comunale o cronista, dovrebbe sapere che il relativo progetto è stato recentemente approvato nell'ambito delle disponibilità finanziarie previste in bilancio e che sono in corso le procedure di affidamento sia dei lavori preliminari come anche della fornitura dei loculi. Dovrebbero essere 35 (meglio sempre il condizionale).

Di più, Domenico Venuti ha espresso le sue intenzioni con un' Ordinanza Sindacale. Si tratta della n° 23 dell'08 marzo scorso, emessa ai sensi e per gli effetti dell'art. 50 del D.Lgs 267/2000.

Si ricorre a questo articolo di legge in presenza e per rimuovere l'emergenza igienico sanitaria venutasi a creare a causa dell'assenza di loculi cimiteriali disponibili.

C'e' voluto più di un mese per avere una relazione che illustrasse "l'attività di ricognizione all'interno del cimitero comunale, finalizzata al reperimento di loculi cimiteriali non occupati". Ci scusino i lettori per il linguaggio freddo burocratico, ma questa e la realtà con cui fare i conti quotidianamente.

Tradotto, significa che sono stati rinvenuti 11 loculi vuoti, tutti ubicati nel nuovo cimitero comunale.

Alla luce della situazione eccezionale e urgente che determina l'assoluta ed improrogabile necessità di intervenire, al fine di garantire un adeguato livello di tutela della salute e dell'ambiente nell'ambito del cimitero comunale', si legge nella delibera del 19 aprile, "l'unica soluzione possibile resta la requisizione dei loculi cimiteriali concessi ai privati per tumulazioni e non utilizzati e che non si ravvisano ulteriori strumenti giuridici, né possibili adeguate soluzioni organizzati ve, che consentano di fare fronte all'eccezionale situazione venutasi a creare".

Il tutto, assicura Domenico Venuti, in via contingibile ed urgente, ed a titolo temporaneo ed "entro e non oltre il 26 aprile" per assicurare "l'immediata tumulazione e la tempestiva realizzazione delle opere e degli interventi necessari per la messa a norma della camera mortuaria».

Intanto e' stata anche dissequestrata la camera mortuaria alla quale erano stati apposti i sigilli dai carabinieri. Restano sbarrati ancora i locali dove vengono depositati i rifiuti speciali cimiteriali, sempre per decisione delle autorità competenti.

Tutto risolto? Una tempesta in un bicchiere d'acqua, quindi, quella dei giorni scorsi?

Un gioco delle parti? E le numerose allusioni, lette a piene mani sui social, circa un presunto "business da caro estinto" che regnerebbe all' interno delle mura del cimitero? Fuochi fatui, tanto per restare in tema?

 

Franco Ciro Lo Re