TRAPANI – Della liquidazione di corpose quote associative alla fondazione Distretto Turistico Sicilia Occidentale – da parte dei Comuni ed altri Enti pubblici – ci siamo occupati nei giorni scorsi. Così, pure, abbiamo fatto luce sulle criticità e sprechi di fondi pubblici dell’Unione europea che riguardano i totem ‘informativi’ ed il portale turistico. Oggi, ci occupiamo della presunta ‘convenienza’ che i Comuni hanno avuto, in tutti questi anni, nello stare dentro al ‘distretto turistico’. Un vantaggio tutto da dimostrare per l’intera comunità aderente, almeno analizzando carte e documenti.
IL COMUNE DI TRAPANI PIGLIATUTTO – “Ricordiamo – si legge sempre nella relazione sull'andamento della gestione sociale Esercizio 2013 della Fondazione – che il punto 3.8 dell'art. 2 del summenzionato bando identifica il soggetto beneficiario, responsabile dell'esecuzione dei progetti, in un ‘Ente Locale o Ente Pubblico espressamente individuato dal Distretto’ e non già nello stesso Distretto che si configura esclusivamente come soggetto proponente degli interventi. Per ciò che concerne le implicazioni di tale disposizione si rimanda a quanto già espresso nel pari documento relativo all'esercizio precedente”. E qual è l’Ente locale? Il Comune di Trapani. E lo è per tutti i primi quattro progetti presentati nei primi anni di vita del Distretto turistico.
REPERITI 887 MILA EURO CON TRE PROGETTI E UN’AZIONE – L’importo complessivo racimolato dalla Fondazione tramite fondi pubblici (regionali e Ue) è stato di 887 mila 625,78 euro dei quali 47 mila 574,37 euro a carico del Distretto stesso. Vediamo cosa è stato finanziato: 1) Azione di diversificazione dell'offerta turistica tramite la creazione di prodotti turistici tematizzati della Sicilia Occidentale (48.105 € - 2.549,57 € Distretto); 2) Attività di promo/commercializzazione della destinazione Sicilia Occidentale (€ 494.489 - € 26.207,92 Distretto); Sistema integrato di infomobilità del Distretto Turistico Sicilia Occidentale (€ 328.631,78 - € 17.417,48 Distretto); 4) Attivazione dei processi partenariali e aggiornamento del piano di sviluppo turistico in ottica di destagionalizzazione e diversificazione (€ 26.400 - € 1.400 Distretto). “In merito all'esito delle istanze presentate – si legge nella relazione sull'andamento della gestione sociale Esercizio 2013 – tutte e quattro le progettualità proposte dal nostro Distretto sono state ammesse a finanziamento, come comunicato ufficialmente dal Dipartimento Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo in data 19/03/2014. Per i vincoli di legge di cui sopra – continua la relazione – per tutte e quattro le progettualità proposte dal Distretto Turistico Sicilia Occidentale è stato individuato come soggetto beneficiario il Comune di Trapani (delibera del C.d.A. del 08/05/2013). Al fine poi di rendere operativa la designazione si è pervenuti alla stipula fra la Fondazione e l'amministrazione comunale di Trapani di un apposito accordo di collaborazione”.
QUAL È L’UTILITÀ PER GLI ALTRI ENTI CHE PAGANO? – I primi sei anni di vita della Fondazione/Distretto hanno prodotto benefici principalmente, se non proprio esclusivamente, al Comune di Trapani con un discreto ‘fiume’ di danari della cui ‘qualità’ della spesa ci siamo in parte già occupati con le precedenti inchieste pubblicate da Tp24.it. . È mai possibile che nessuno degli altri Enti pubblici si sia accorto che un solo Comune abbia recitato la parte dell’asso ‘pigliatutto’ nell’intercettare progetti e finanziamenti? Eppure le quote versate per la costituzione e gestione della Fondazione non sono state proprio ‘noccioline’. I cittadini-elettori di mezza provincia, ora, sono al corrente di quanto abbiano supinamente sonnecchiato le amministrazioni comunali cui appartengono. Meditate cittadini, meditate.
Alessandro Accardo Palumbo
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