“I bambini appartengono alle cose del mondo più che alle opinioni che ogni giorno fabbrichiamo sul mondo“, scriveva Franco Arminio.
E sembra ad alcuni strano che oggi, nel 2017, la nostra società continui a trasmettere modelli e ruoli stereotipati nei quali facciamo fatica ad ammettere di identificarci.
Questo il tema dell’incontro organizzato dall’UDI di Trapani con Il Museo di Arte Contemporanea Oratorio di San Rocco e “Casa Viola” di Marsala, il 6 maggio prossimo alle ore 17.30 presso lo stesso Oratorio di San Rocco in via Turretta: Maria Giambruno (giornalista) ne parla con Alessandro Bertirotti (sociologo e antropologo).
Eppure, gli stereotipi sono alla base della violenza e il crescente numero di casi, deve per forza fare scattare in noi il campanello di allarme: violenza sulle donne, contro gli omosessuali, i migranti, fenomeni di bullismo, tutti atti scatenati contro chi dimostra di essere “diverso” da un cliché sociale. Per arginare la violenza, per costruire una società in cui esista una reale parità di diritti e non solo di opportunità, occorre insegnare ai bambini, fin da piccoli, il rispetto per le diversità e le pari opportunità perché siano combattuti fin dal nascere gli stereotipi, che poi condizionano i rapporti sociali degli adulti.
Agli adulti occorre dare un paio di occhiali per leggere e osservare la realtà in modo più nitido e attento, riuscendo a scorgere anche dietro l’apparenza messaggi velati o nascosti. Occhiali che mettono a nudo quanto certi comportamenti, frasi, abitudini, consolidati e reiterati nella nostra cultura, finiscano per condizionare l’immaginario dei bambini e delle bambine. E questi condizionamenti sono ovunque. Le fiabe, per esempio, ritraggono un microcosmo che viene interiorizzato dai bambini e riproposto nella loro percezione e interpretazione della realtà; sono il luogo dove è possibile per loro incontrare la vita in tutte le sue sfaccettature. Anche su questi modelli si baserà, infatti, il loro essere Donna e Uomo nel mondo.
Quali sono i desideri e le possibilità che ogni persona si preclude e perde poiché attribuisce rigidamente qualità e ruoli all’uno e l’altro genere? Quali sono gli stereotipi che, alimentati quotidianamente, creano una cultura di discriminazione e violenza?
Intervengono Maria De Vita (psicologa) e l'assessora alla famiglia e alle politiche sociali Carmencita Mangano.
Letture di Ornella Fulco e Stefania La Via. Insegnare la tolleranza, promuovere i sogni del singolo senza rifarsi a stereotipi ormai troppo vecchi, è educare all’immensa ricchezza della diversità che rende unici tutti noi, uomini o donne.