A Marsala è stata sequestrata la Villa Exotic, dei coniugi Teresa e Pollina. Ve li ricordate? Sono quelli dei Rolex falsi...
La Guardia di finanza ha sequestrato (ai fini della confisca) Villa Exotic, la lussuosa residenza con piscina di contrada Amabilina della giovane coppia che ai primi di ottobre 2016 fu posta agli arresti domiciliari con l’accusa di vendita di orologi di marca contraffatti (Rolex, Omega e Audemars Piguet).
Con questa attività, Benedetto Giovanni Teresa, di 29 anni, e la moglie Ilenia Pollina, di 25, nel giro di poco tempo avevano raggiunto un notevole benessere economico. Per altro, vistosamente esibito sui social network.
Gli orologi (con prezzi che oscillavano tra i 200 e i 500 euro) venivano pubblicizzati su un sito internet e su facebook. Le Fiamme Gialle hanno ricostruito oltre 750 mila euro di transazioni in tutta Italia nell’arco di appena tre anni.
La coppia, lo scorso gennaio, ha preferito patteggiare la pena. Il gup Annalisa Amato condannò Benedetto Giovanni Teresa (anche per auto-riciclaggio) a un anno e 9 mesi di reclusione e Ilenia Pollina a un anno. Per entrambi pena sospesa.
Adesso, però, Benny Teresa e Ilenia Pollina rischiano di perdere “Villa Exotic”, molto nota a Marsala perché spesso veniva affittata per feste e banchetti. Il sequestro costituisce un vero colpo di scena, in quanto, in gennaio, contestualmente alla condanna della coppia a pene sostanzialmente miti (ciò grazie allo sconto previsto dalla legge per chi patteggia, ammettendo di fatto le proprie colpe), il gup aveva anche disposto anche il dissequestro di Villa Exotic, nonché della società (“Luxes srl”) che secondo l’iniziale accusa era stata costituita dal Teresa al solo scopo di farvi confluire le somme derivanti dalla vendita degli orologi contraffatti e poi di riappropriarsene sotto forma di canone di locazione incassata per l’affitto dei locali, coincidenti con la sua abitazione, nei quali era la sede legale della stessa società. Sotto sequestro erano rimasti solo un’auto, un divano e poco altro.
Per qualche anno, la coppia ha ostentato una ricchezza (auto di lusso, vacanze e festini a cinque stelle) che non trovava giustificazione. Inevitabile un’indagine della Guardia di finanza, che, coordinata dalla Procura di Marsala (pm Anna Cecilia Sessa), ha scoperto come era stato conquistato quell’improvviso benessere economico.
I coniugi Teresa-Pollina avevano un sito internet e un profilo facebook dedicati alla promozione della loro merce, i contatti erano gestiti tramite whatsapp e i pagamenti avvenivano con bonifici bancari, oppure in “contrassegno” (e cioè in contanti all’arrivo della merce) o mediante accrediti su carte prepagate, spesso intestate ad altri.