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17/05/2017 06:00:00

A Trapani nonostante i maggiori controlli continuano gli episodi di violenza

Nonostante le diverse operazioni di polizia, a Trapani continuano le violenze in pieno centro storico e nei quartieri popolari, indistintamente, sia di giorno che di notte, di settimana come di sabato sera. Spesso protagonisti e responsabili delle violenze anche su minori sono gli stessi coetanei, a volte in gruppo, come in uno degli ultimi episodi, con un ragazzo accerchiato da altri ragazzi e poi preso a calci e pugni. Il tutto avvenuto in pieno giorno nella zona del porto all’ingresso in Piazza Garibaldi, con la vittima della violenza che è svenuto e subito dopo trasportato al Sant’Antonio Abate per le ferite riportate.

Altro grave episodio è avvenuto sabato scorso presso il quartiere Sant'Alberto, vicino ad un supermercato. Vittima un uomo di nazionalità tunisina, accoltellato da un connazionale, in seguito arrestato dalla polizia. Qualche giorno prima, in una rissa scoppiata invece in Corso Italia, era stato accoltellato un detenuto in permesso, per una sigaretta negata.

Nel rione Sant'Alberto, oggetto di recente di alcune operazioni congiunte di controllo delle forze dell'ordine, lo scorso Ottobre c'è stata addirittura una maxi rissa con una cinquantina di persone coinvolte e una sparatoria che ha causato il ferimento del pluripregiudicato Salvatore Cirrincione, colpito ad una gamba. I carabinieri per quell’episodio hanno arrestato Giuseppe Felice Beninati, di 19 anni già noto alle Forze dell’ordine con l’accusa di tentato omicidio, detenzione e porto illegale di pistola.

Lo scorso mese di marzo il prefetto di Trapani Giuseppe Priolo ha disposto controlli più severi del Nucleo prevenzione crimine della polizia di Stato nella zona del centro storico per cercare di prevenire e reprimere gli episodi di microcriminalità, ma nonostante ciò sono tanti gli episodi che i cittadini continuano a denunciare. E tra gli altri casi, alcuni hanno particolarmente colpito la comunità trapanese, come quello culminato con l’arresto di Fabio Sansica (35 anni) che, assieme ad altre persone ha fermato un uomo chiedendogli una sigaretta e al rifiuto da parte di quest'ultimo gli ha sferrato un colpo al volto con un coltello.

L'altro caso, invece, riguarda il 30enne Paolo Minaudo. Che ha terrorizzato tanti trapanesi dopo aver percorso contromano il lungomare Dante Alighieri e in evidente stato di ebbrezza, una volta sceso dall'auto ha minacciato con in mano una mannaia le persone presenti vicino alla piazza del Mercato del Pesce. Gli uomini della Squadra Mobile sono intervenuti bloccando l'uomo prima che potesse fare del male a qualcuno, anche se prima dell'arrivo dei poliziotti qualcuno era riuscito a disarmarlo e a gettare la mannaia in mare.