Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
21/05/2017 06:00:00

Corruzione a Trapani. Morace e la rete per garantirsi il monopolio nei trasporti marittimi

Il sistema Morace era ben collaudato da tempo e ha trovato compiacenza nel mondo politico, nei funzionari che si mettevano a disposizione per modificare i bandi, ma alla fine quel sistema ha impattato con una dirigente dell’assessorato che ha denunciato quanto stava accadendo. Ed è così che sono iniziate le indagini dell’operazione “Mare Monstrum” che ha scoperchiato una rete che aveva come obiettivo il monopolio dei trasporti nei mari siciliani attraverso i bandi pubblici che assicuravano commesse da oltre sessanta milioni di euro.

A gestire la rete c’era Ettore Morace, figlio di Vittorio, fondatore della compagnia e oggi amministratore delegato della Liberty Lines. Per mantenere questo sistema efficiente Morace ha garantito favori e assunzioni, facendo regali come i Rolex alla sottosegretaria Simona Vicari. I rapporti di Morace sono ottimi a tutti i livelli, sia all’Ars che al parlamento nazionale. Lo sono con l'assessore Giovanni Pistorio con il quale scherzano al telefono o con Baldo Gucciardi, l’assessore regionale alla Sanità, che ha sostenuto in Assemblea un emendamento che gli ha fatto avere un finanziamento di oltre 3 milioni di euro.

La mediazione di Fazio per Morace è costante, ottiene in cambio il lavoro per il nipote, Roberto Fazio, e una Mercedes in comodato d’uso. Ad un certo punto la Liberty Lines non rinnovò il contratto al nipote, fatto che ha provocato la reazione del deputato. Queste le parole di Fazio intercettate dagli inquirenti:  “... io per quell'azienda mi sono fatto il culo e quindi a me essere trattato come l'ultimo dei cose mi da fastidio … o se tu preferisci un altro e allora accomodati pure tranquillamente e fatti la tua strada che io mi faccio la mia... io glielo ho detto la prima volta perfetto glielo ho detto la seconda volta sembra obiettivamente che sia io no non sono io non me ne fotte proprio niente a riguardo tu di converso invece di comprendere quale è il percorso che devi seguire te ne fotti e mi tratti a pesci in faccia io a pesci in faccia da te non mi faccio trattare”.

Fazio si impegna a convincere i soci della società “Traghetti delle isole” di Burgarella a cedere le quote ai Morace che non volevano avere concorrenti sul campo. «Lo scorso 8 agosto — scrivono i magistrati — Fazio chiamava il direttore operativo della Liberty Lines e gli chiedeva tre biglietti per le figlie per Marettimo: “Sabato mattina mi servono tre biglietti per andare dalle mie figlie e altri tre per il successivo giorno 16 a favore dell’assessore allo sport Anthony Barbagallo. Giorno sedici mattina arriva l’assessore regionale allo sport turismo e spettacolo che deve andare pure a Marettimo e quindi casomai gli ho detto di fare, gli faccio trovare i biglietti".

All’Ars viene votato un emendamento proposto dall’assessore trapanese Baldo Gucciardi, che stanzia 3,5 milioni per il trasporto marittimo, Fazio cerca di prendersi tutti i meriti e in cambio chiede a Morace «di poter partecipare all’incontro con i dipendenti della Liberty Lines per lo scambio degli auguri natalizi».

Fazio si interessa personalmente quando la Regione non riconosce ai Morace i pagamenti passati; la richiesta di Morace era di 60 milioni e ne sono stati concessi solo 40. Fazio va a Roma per incontrare il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella e Raffaele De Lipsis, ex presidente del Cga. De Lipsis dice a Fazio: «Mi metto in moto». Per fare cosa? Per fare pressioni sull’attuale presidente del Cga, Claudio Zucchelli. De Lipsis chiama Zucchelli: «Ti raccomando, io ci tengo molto perché io viaggio spesso con la Ustica Lines». Per gli inquirenti questa è la prova delle pressioni e dell’attività dell’ex magistrato per aiutare Morace e Fazio a far rivedere la decisione del Tar.  L’esito di questa pressione? «Il De Lipsis all’esito dell’incontro riservato intrattenuto con Zucchelli avrebbe da questi ricevuto espressioni di rassicurazione»

Nell’inchiesta "Mare Monstrum" ci sarebbe anche il coinvolgimento del M5S riguardo alla nomina stoppata di un consulente ex dirigente della Siremar. Su questa vicenda pubblichiamo la nota del deputato Cinque Stelle Sergio Tancredi:

“Notizie di stampa lascerebbero trasparire un coinvolgimento, seppur marginalissimo, del M5S nell'inchiesta Mare Monstrum, cosa che è fuori da ogni logica e dalla realtà delle cose”. 
“Non è vero – dice il deputato - che abbiamo fatto mancare il numero legale in commissione Ambiente, perché eravamo presenti nelle due sedute di ottobre successive alla mia telefonata intercettata. Dopo queste, la votazione della consulenza non fu più inserita all'ordine del giorno e, dunque, non se ne parlò più. I verbali delle sedute della commissione sono la dimostrazione che quello che sosteniamo è la verità. Tra l’altro, lo stesso magistrato Lo Voi afferma che noi eravamo contrari 'probabilmente per altri motivi'. Infatti, il M5S è sempre stato vigile nei confronti delle nomine di consulenza. Abbiamo sempre agito in questo modo, chiedendo le carte e studiando i curricula. Ed è così che abbiamo fatto anche in occasione della seduta per la nomina di Prestigiacomo, il quale, come si legge nel suo curriculum, aveva prestato servizio per una compagnia di navigazione e per questo motivo il M5S ha ritenuto opportuno un approfondimento per verificare la sua terzietà all'incarico”.