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30/05/2017 06:00:00

Mare Monstrum a Trapani. Le raccomandazioni e i favori del "sistema" Morace

Raccomandazioni e favori del "sistema" Morace. Dalle carte dell’inchiesta “Mare Monstrum”, che ha portato agli arresti dell’imprenditore Ettore Morace, dell’ex sindaco di Trapani e deputato regionale Mimmo Fazio e del funzionario regionale, Giuseppe Montalto, è emerso come il sistema di potere guidato dallo stesso Morace era pronto anche ad aggiustare le sentenze a lui sfavorevoli.  Nel corso delle indagini c’era una vertenza con la Regione e il Tar aveva dato ragione all’Ente, ma Morace non voleva mollare.

Nelle intercettazioni trascritte dagli inquirenti viene riportato un colloquio tra il giudice Raffaele De Lipsis, ex presidente del Cga e il collega Claudio Zucchelli, attuale presidente del Cga. De Lipsis al telefono: “Ti volevo rinfrescare quella cosa di cui parlammo, giusto questo ma comunque se non c’è bisogno”. “Sì, Sì, mi ricordo, perfettamente”, rispondeva Zucchelli. De Lipsis: «Se non c’è bisogno di rinfresco... ti ricordi perfettamente, va bene e questo è tutto». Queste intercettazioni hanno fatto scattare l’indagine anche per De Lipsis, con l’accusa di concorso in corruzione.

Ma il sistema di potere messo in piedi da Morace era supportato dalle relazioni e soprattutto dall’influenza del deputato Girolamo Fazio, presso la cui segreteria confluivano le diverse richieste di assunzioni presso la Liberty Lines dell’imprenditore trapanese. A marzo di quest’anno Fazio viene intercettato dalle microspie, sta parlando con il consigliere comunale Giuseppe Ruggirello (Uniti per il futuro) che appoggia la sua candidatura a sindaco.

Hanno messo delle regole - diceva Fazio a Ruggirello - lavora a turno, lavora quattro mesi, sbarca, si prende la disoccupazione e poi rimbarca di nuovo, quindi sono assicurati almeno otto mesi l’anno”. Così Fazio rassicura il suo interlocutore: "Lunedì appena rientro controllo la situazione e ti aggiorno".

E sono diversi gli episodi registrati dagli inquirenti. Ad inizio anno, a gennaio, un signore chiama la segreteria di Fazio per fissare un appuntamento con il politico. Così l’uomo intercettato al telefono: «Ascolti, con mio figlio vorremmo un appuntamento con l’onorevole se era possibile... avevo già parlato con lui, io sono di Marettimo, lo conosco personalmente.. avevo parlato di mio figlio riguardo un imbarco da allievo ufficiale di coperta... lui all’epoca, prima dell’estate, aveva fatto qualche telefonata, e non c’erano le condizioni... poi si è aperto uno spiraglio, con Morace, a Trapani».

Altra richiesta è arrivata a Fazio dal presidente del movimento “Uniti per il Futuro”, Riccardo Saluto. Voleva far arrivare un curriculum a Morace. Secondo il rapporto dei carabinieri presentato alla procura, c’è un vincolo strettissimo tra Ettore Morace e Fazio, e tra i due c’è una convergenza d’interessi che hanno portato il proprietario della compagnia di navigazione a finanziarne la campagna elettorale.

Nell’inchiesta "Mare Monstrum", come sappiamo, sono indagati anche il presidente della Regione Rosario Crocetta e l’ex sottosegretario Simona Vicari. La senatrice, che si è dimessa dall’incarico di Governo, ha ricevuto un Rolex da Morace. Il rapporto tra i due è molto stretto, e tra le intercettazioni ce n’è una in cui i carabinieri annotano la richiesta, da parte dell’ex sottosegretario,  di istituire uno scalo per gli aliscafi a Cefalù, il suo paese di origine. Morace intercettato: "Serve la Regione". Le due linee di aliscafi attive su Cefalù erano state tagliate. La Vicari: «Eventualmente per metterlo ci sono dei costi che devono aggiungere oppure voi fate una rimodulazione, come funziona?» Morace rispondeva che per rispristinarle occorreva circa un milione di euro. Al termine della conversazione si sono dati appuntamento per parlarne di persona.