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02/06/2017 06:10:00

Porto di Marsala, Ombra: "Attendiamo la concessione della Regione e il decreto Invitalia"

"Ogni giorno potrebbe essere quello buono per avere dalla Regione il via libera ai lavori del Porto di Marsala”, sono queste le parole di Massimo Ombra che conferma come non ci siano novità né intoppi particolari sull’iter progettuale. Alla Myr, la società che ha presentato il progetto e ottenuto la concessione dell’area portuale mancano soltanto i due atti più importanti, uno da parte della Regione, e l’altro da Invitalia. A febbraio, Ombra aveva detto che i lavori, molto probabilmente, sarebbero iniziati entro l’estate, a meno di venti giorni dall’inizio della bella stagione abbiamo sentito l’imprenditore che da anni è impegnato con il progetto del Marina di Marsala.

Siamo in attesa dell’atto formale di concessione da parte della Regione, ma attendiamo anche il decreto di finanziamento di Invitaliaci dice Ombra -. Sono questi due atti che ci daranno il via definitivo. Nel frattempo sta andando avanti anche la parte pubblica di progettazione a completamento del piano regolatore portuale e noi stiamo lavorando alla progettazione esecutiva per non farci trovare impreparati, perché, una volta avuto l’ok, abbiamo sei mesi di tempo per iniziare i lavori”.

Sugli otto milioni di euro che l’assessorato regionale alle Attività Produttive ha confermato per il porto di Marsala ( ne abbiamo parlato qualche giorno fa) abbiamo chiesto ad Ombra se fosse una novità e o se già parte integrante del progetto. “Questi 8 milioni sono la conferma che il finanziamento procede perfettamente. La Myr ha partecipato a un contratto di sviluppo emesso da Invitalia e la Regione lo cofinanza con questo importo. Tutto sta andando avanti anche se, devo dire, un po’ a rilento. Sono due fatti sostanziali quelli che attendiamo, e al di là delle nostra volontà, senza di questi non possiamo fare altro”.

E’ quasi un conto alla rovescia quello per il Porto di Marsala. Un’opera da troppo tempo attesa,  che rappresenta sicuramente un momento importante di sviluppo dal punto di vista occupazionale, economico e turistico per la città. L’iniziativa intrapresa dalla Myr rientra nelle procedure determinate dalla Legge Burlando e prevede una concessione demaniale marittima del bacino portuale di Marsala di una superficie complessiva pari a 316.863 mq, di cui 220.503 in acqua e 96.360 mq di aree a terra.

PROGETTO - Il progetto consisterà nella realizzazione di una struttura di alta qualità dedicata alla nautica da diporto, con una capacità ricettiva di oltre 1.000 posti barca per yacht fino a 75m e dotata di un’ampia offerta di servizi a terra (club-house, negozi, attività commerciali, bar, ristoranti, market, agenzie turistiche, palestra, piscina, parcheggi, distributore carburanti diporto, etc.). L’area servizi sarà perfettamente integrata con il tessuto urbano circostante e si troverà a pochi passi dal centro storico cittadino. La struttura del Marina includerà, inoltre, un’ampia area cantieri per il rimessaggio delle imbarcazioni, equipaggiata di cala di alaggio e varo con travel-lift, relativo capannone cantieri ed officine tecniche (veleria, ebanisteria, motoristica, etc.).

Tra le altre opere si farà il raddoppio della carreggiata del lungomare. Si allargherà di 30/40 metri sul mare, con un’area pedonale e una pista ciclabile. Si procederà al completamento della diga foranea con un ulteriore prolungamento di altri 120 metri, e si avrà in totale una banchina per le merci di tutto rispetto, lunga 320 metri. Verrà fatto il dragaggio del fondale per consentire una maggiore profondità sia per la parte dedicata alla pesca, sia alla zona delle imbarcazioni da diporto, e verrà riqualificata e consolidata tutta la zona del molo di ponente che porta alla lanterna rossa.

Per quanto riguarda gli operatori della pesca, che per ora sono nell’area del Margitello, andranno nell’area del porticciolo attualmente occupata dal cantiere Polaris. In quell’area verrà realizzato un vero borgo della pesca e il mercato ittico. Ci saranno i cantieri della pesca, i magazzini dei pescatori, le loro imbarcazioni e il mercato del pesce. Tutto questo dal punto di vista numerico per quel che riguarda il ritorno occupazionale si tradurrà in circa 200 nuovi posti di lavoro diretti e 3000 di indotto.