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17/06/2017 09:15:00

Salemi, droga: risponde al gip, chiede patteggiamento e lascia carcere Carmelo Armata

  Ha scelto di patteggiare la pena (6 mesi), ma soprattutto di non avvalersi più della “facoltà di non rispondere” il 31enne salemitano Carmelo Armata, che lo scorso 23 marzo è stato arrestato dai carabinieri perché trovato in possesso di circa un chilogrammo di marijuana. La scelta di rispondere ai magistrati gli è valsa l’uscita dal carcere. Il gip Francesco Parrinello gli ha, infatti, concesso gli arresti domiciliari.

La droga è stata trovata dai militari della stazione di Salemi nel corso di un controllo all’interno dell’abitazione di Armata, il cui atteggiamento “nervoso” aveva insospettito i militari. Lo stupefacente era nella camera da letto. Se immessa sul mercato, quella marijuana avrebbe fruttato circa settemila euro (almeno questa è la stima degli investigatori). La droga era suddivisa in più sacchetti di plastica. Rinvenuti anche un bilancino di precisione e diverse centinaia di euro in contanti. Al momento del controllo, Carmelo Armata, difeso dall’avvocato Calogera Falco, era agli arresti domiciliari sempre per reati relativi allo spaccio di sostanze stupefacenti. Il 14 luglio del 2016 era stato, infatti, arrestato per coltivazione di canapa indiana (dalle cui foglie essiccate si ricava la marijuana). E per questo aveva, poi, patteggiato una condanna a un anno e 4 mesi di reclusione.

Adesso, l’avvocato Calogera Falco, subentrata nella difesa di Armato al legale gibellinese Giuseppe Ferro, ha chiesto un patteggiamento in continuazione con la condanna subita per la piantagione con una pena complessiva di un anno e 10 mesi (6 mesi per il chilo di marijuana scoperto dai carabinieri in marzo), sostenendo che la droga era frutto del raccolto della piantagione scoperta lo scorso anno (112 piante).