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03/07/2017 01:20:00

Biliardo. Andrea Ragonesi vince la Prima, oggi sipario con Quarta vs Maggio

Domenica 2 luglio, undicesimo e penultimo giorno di gare al PalaVela. Sono stati assegnati i titoli italiani di Prima Categoria e il titolo italiano delle Aspiranti Femminili, infine si sono disputate le due semifinali dei Pro.

Aspiranti Femminili:
Sedici le donne in gara nella categoria femminile di base. Il campionato, giocato ai 5 birilli con la formula "due su tre" agli 80 punti ha visto come epilogo la finale fra la bresciana Monia Crescimbeni e la ferrarese Anna Maria Chinaglia. Lo scudetto è stato vinto dalla Crescimbeni grazie ad un rotondo 2-0 (80-39; 80-53). Per la bresciana, oltre alla coppa e allo scudetto ("scucito" dal gilet della cagliaritana Alessandra Polese), la promozione nella massima categoria femminile, quella delle Nazionali.

Prima Categoria:
Erano già qualificati in 28 al tabellone finale di gioco; in mattinata si sono svolte le ultime quattro batterie eliminatorie che hanno visto prevalere Roberto Saba, Luca Fei, Angelo Santori e Cosimo Gallotta. Nel corso della giornata (la finalissima ha preso inizio addirittura all'una di notte) si è dipanato il tabellone tennistico dei trentadue vincitori di batterie. La finale ha visto protagonisti il lucchese Maicol Lunardi ed il torinese Andrea Ragonesi. Ragonesi, 19 anni, ex-campione italiano juniores (Nova Gorica 2016) e campione europeo juniores in carica (Brandeburgo 2017) è riuscito ad aggiudicarsi il prestigioso titolo. Il punteggio ha sorriso al torinese, che ha chiuso per 2-0 (100-94; 100-66). L'Enfant prodige del biliardo europeo, segue nell'Albo d'Oro al siracusano Giuseppe Pirreco come "campione di italia delle categorie di base" ed entra dalla porta principale fra le Eccellenze.

Naz. Professionisti:
Fra i Pro si è assistito alle due semifinali, entrambe costante in bilico e sulla cresta delle emotività, entrambe decise al settimo e decisivo set.
Crocefisso Maggio (7) b. Matteo Gualemi (3) 4-3
La prima semifinale ha visto affrontarsi il fiorentino Matteo Gualemi (testa di serie #3), ventottenne Campione del Mondo a Milano nel 2015 e Crocefisso Maggio (testa di serie #7), cinquantacinquenne Campione del Mondo a Legnano (MI) nel 2003. Statistica voleva che Gualemi, qualora avesse battuto Maggio e poi avesse vinto il titolo, avrebbe eguagliato lo straordinario record dello stesso Maggio detenendo nello stesso momento il titolo italiano, quello europeo e quello mondiale.
La partita è stata tesa e probabilmente non ha espresso l'intero potenziale tecnico in serbo. I due giocatori, in pratica, rappresento le due facce dell'estetica biliardistica: Gualemi l'eleganza, Maggio la fantasia. Maggio ha vinto il primo set, Gualemi il secondo. Dopo un terzo set vinto agevolmente dal brindisimo, il campione del mondo ha buttato alle ortiche un quarto set già in ghiaccio facendo allungare la Tigre sul 3-1. Gualemi, poi, ha avuto la forza di tirarsi fuori dalle sabbie mobili dov'era piombato aggiudicandosi  i due combattuti quinto e sesto set. Sul 3-3 il "tie break" ha assunto le proporzioni di dramma sportivo: Gualemi si è issato fino alla quota 59, ad un solo effimero punto dalla prima finale di un campionato italiano Pro in carriera, prima di vedersela scivolare via come acqua fra le dita con Maggio che rinveniva fino a chiudere i conti.
Questi i parziali: 60-23, 36-60, 60-37, 60-49, 50-60, 49-60, 60-59.
Maggio, così, è il primo finalista e questo pomeriggio giocherà per la conquista del terzo titolo italiano Pro dopo i successi di Saint Vincent del 2005 e del 2015. Per Gualemi, invece, dopo aver vinto tutto in campo internazionale, è ancora una volta rimandato l'appuntamento con lo Scudetto più importante.
Andrea Quarta (1) b. Carlo Diomajuta (4) 4-3
Se il pronostico della prima semifinale era leggerissimamente sbilanciato in favore di Gualemi, la stessa cosa non si poteva dire della seconda, col Cannibale Andrea Quarta che nella sua città di adozione avrebbe dovuto far un sol boccone dell'abruzzese Diomajuta. Il biliardo, però, come tutto lo sport, non è una scienza esatta, e la serata dell'Eddy Merckx del biliardo e di tutta l'ampia sfilza di suoi tifosi sparsi nel mondo si è rivelata lunga, sofferta e infine liberatoria. 
Eppure il leader della classifica BTP 2016-2017 aveva cominciato bene, vincendo agevolmente il primo set. Il secondo set aveva visto ancora prevalere il cinque volte campione italiano, ma dopo un tirato fotofinish. Diomajuta, così come il Rocky Balboa di Stallone, dopo aver incassato l'uno-due di Quarta non è tramortito e ha piazzato il proprio colpo nel terzo set. Nella quarta partita, poi, la chiave di volta dell'intera semifinale: Diomajuta sul punteggio di 56-50 si trova a fronteggiare una complicata "messa di pallino" ("steola") che faceva pendere l'ago della bilancia dell'inerzia del set in favore del salentino. Con un colpo di reni di classe, aiutato dalla buona sorte, è riuscito a chiudere con una "carambola" e a portarsi sul 2-2. Da quel momento in poi il gigante Golia ha iniziato a tremare. Quarta in apnea ha vinto il quinto set, primo di cedere nettamente il sesto. Nella "bella", però, la "favola" di Diomajuta si è esaurita, e l'ampio divario tecnico è tornato a farla da padrona. Il campione, così, si è aggiudicato il set e il match per 4-3 (parziali 60-33, 60-55, 34-60, 50-60, 60-33, 37-60, 60-37).-

1500 atleti in gara, 4000 gli incontri disputati, dieci titoli italiani già assegnati, undici giorni di gare alle spalle.
2 atleti rimasti, 1 gara ancora in programma, 1 titolo da assegnare, il più prestigioso, il titolo italiano dei Nazionali Professionisti.
Andrea Quarta contro Crocefisso Maggio, Lecce contro Brinidisi, Carmiano contro Torchiarolo, un "classico" degli ultimi quindici anni, la sfida di sempre. 
Lunedì 3 luglio, ore 17:00 diretta RaiSport+HD canale 58.
...si chiude in bellezza.