Gomme fuori controllo, l'allarme continua: secondo i dati dell'ultima indagine realizzata dal Servizio Polizia Stradale in collaborazione con Assogomma e Federpneus, si scopre che i pneumatici invernali ed equipaggiamento disomogeneo sugli assi, sono i due fenomeni che emergono prepotentemente dai 12.910 controlli che tra metà aprile e metà giugno la Polizia Stradale ha effettuato sulle strade e autostrade di sei regioni: Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Sicilia, Sardegna, Calabria e Puglia.
I problemi più diffusi vanno dalla non conformità alla Carta di Circolazione, che vale lo 0,42% del campione, ai pneumatici non omologati che sono l'1,62%, per arrivare al 3,25% delle gomme che presentano danneggiamenti, fino a raggiungere la significativa percentuale del 5,17% di automobili che circolano con gomme lisce.
Il cocomero e il pinolo, la metafora della sicurezza stradale
In sintesi il 15,26% delle auto controllate circolava con almeno una non conformità riguardante i pneumatici. In pratica quasi una su sei delle auto controllate che, diventano una su cinque (il 20% del campione), aggiungendo le mancate revisioni, pari al 3,34%.
Il pneumatico, vale sempre ricordarlo, è l'unico punto di contatto tra il veicolo e il suolo e per questo motivo è il primo dispositivo di sicurezza attiva.
Delle 12.910 autovetture controllate, tra metà aprile e metà giugno, (quindi in un periodo successivo alla vigenza delle specifiche ordinanze invernali) ben 4.821 erano equipaggiate con pneumatici M+S (il 37,34% del campione di cui 24,08% solo M+S e 13,26% M+S con pittogramma alpino) e 1.024 presentavano un equipaggiamento non omogeneo (il 7,93% del campione).
Se queste percentuali venissero traguardate al parco circolante nel nostro Paese, che è di oltre 37 milioni di autoveicoli, avremmo quasi 3 milioni di vetture con equipaggiamento non omogeneo e addirittura 14 milioni di veicoli con pneumatici invernali M+S di cui con solo marcaggio M+S, quasi 9 milioni e oltre 5 milioni di autovetture con pneumatici invernali con marcaggio M+S e pittogramma alpino.
Un quadro certamente non ideale e confortante. Infatti, Assogomma e Federpneus sostengono da sempre che per circolare nelle migliori condizioni di sicurezza possibili è opportuno montare pneumatici di tipo estivo ("standard") nella stagione calda e pneumatici di tipo invernale (M+S con o senza pittogramma alpino) nella stagione fredda. Questo consiglio, deve essere accompagnato da un montaggio omogeneo sugli assi: vale a dire sempre 4 gomme identiche per marca, misura e caratteristiche prestazionali e per tipologia (invernale/estivo) fatte salve alcune eccezioni indicate dal costruttore del veicolo.
"Questi due nuovi fenomeni dovranno essere attentamente approfonditi al fine di evitare che possano costituire un effetto negativo sulla circolazione stradale e sulla sicurezza in particolare" afferma Fabio Bertolotti, Direttore di Assogomma che conclude con un ringraziamento e un invito alla Polizia Stradale a continuare ad effettuare i controlli soprattutto alla luce di questi risultati concentrando l'attenzione sui pneumatici di tipo invernale nel periodo estivo, verificando che gli stessi abbiano codici di velocità pieni come previsto in carta di circolazione. In caso di codici declassati infatti, oltre alla sanzione pecuniaria, è previsto a termini di legge il ritiro della carta di circolazione e mandata in revisione del veicolo.
"Ogni aspetto che influisca sulla sicurezza stradale - ha spiegato Il Direttore del Servizio Polizia Stradale Giuseppe Bisogno - non va trascurato se si vuole invertire l'attuale tendenza dell'incidentalità stradale con esito mortale: purtroppo il numero degli incidenti con deceduti è aumentato del 4,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e quello delle vittime ancora di più, con un incremento del 7,4% ( 800 vittime nel primo semestre del 2017 a fronte delle 745 del 2016). Pneumatici in perfetta efficienza sono una condizione fondamentale per la sicurezza del nostro viaggio. Guidare con pneumatici lisci, danneggiati, non conformi a quanto previsto dalla normativa, espone i conducenti ad un elevato rischio di incidente stradale e costituisce un gesto di irresponsabilità che si ripercuote negativamente su tutto il sistema della circolazione, di cui tutti siamo parte integrante. Gli strumenti che abbiamo a disposizione per contrastare questa tendenza passano attraverso un impegno a 360 gradi per promuovere un nuovo approccio culturale di legalità sulle strade".