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31/07/2017 06:00:00

Mazara, rifiuti per strada. Cristaldi chiama le procure. La Cgil: "La colpa è sua"

 Nuova crisi sul fronte rifiuti a Mazara del Vallo. Il Sindaco, Nicola Cristaldi, se la prende con la Regione Siciliana, ma in realtà Mazara sconta il fatto di non avere una seria programmazione sul fronte dei rifiuti e di non voler fare la raccolta differenziata.


"Nonostante una nota di qualche giorno addietro nessun riscontro ci è arrivato dalla Regione con la conseguenza che accumuli di rifiuti si sono formati per le strade cittadine che stanno diventando pericolosi per la salute pubblica. Ho inviato una nuova nota agli organi regionali preposti al fine di ottenere le discariche idonee a scongiurare il pericolo igienico sanitario e di ordine pubblico nella nostra Città. Della situazione ho inoltre informato le Procure della Repubblica di Marsala, Trapani e Palermo" dice Cristaldi. 

Nella nuova nota, sottoscritta dal Sindaco on Nicola Cristaldi e dal dirigente del III Settore del Comune di Mazara del Vallo ing. Nicola Sardo, si reitera la richiesta di individuazione di una discarica idonea per il conferimento dei rifiuti prodotti giornalmente in Città.

"Come già reso noto - ha aggiunto l'ing. Sardo - la discarica di Trapani ha comunicato che per la Città di Mazara del Vallo è previsto un limite di conferimento rifiuti di 53 tonnellate al giorno a fronte di una produzione giornaliera di circa 70 tonnellate per il mese di luglio e di circa 87 tonnellate nel mese di Agosto. Una condizione - ha concluso il dirigente - che in assenza di provvedimenti risolutivi ha già portato ad una situazione di emergenza igienico-sanitaria determinata dalle grandi quantità di rifiuti non raccolti e giacenti per strada con produzione di percolato e la proliferazione di parassiti e ratti".

Della vicenda si à anche occupata l'Ufficiale Sanitario che ha rivolto al Sindaco un invito a provvedere ad una immediata risoluzione della problematica.

Nella nota inviata al Presidente della Regione e agli Organi preposti si è inoltre rappresentato che l'Amministrazione Comunale ha pure chiesto, anche in questo caso senza ottenere risposta, l'autorizzazione a poter pretrattare i propri rifiuti presso un impianto autorizzato e poter conferire di conseguenza separatamente le frazioni derivanti in uno o più siti idonei al fine di agevolare le attività di smaltimento.

Alla fine Cristaldi l'ha avuta vinta.  Il Dipartimento regionale Acque e Rifiuti, ha emanato  un decreto con il quale si autorizza il comune di Mazara a poter conferire nella discarica di Trapani 70 tonnellate al giorno di rifiuti. Nel decreto inoltre si autorizza il comune ad eliminare le eccedenze di spazzatura che si sono accumulate in questi giorni.  

CGIL. Ma la colpa è dell'Amministrazione Comunale. Lo dice anche la Cgil, in una nota molto dura del segretario Gancitano:

La nostra città rischia una grave crisi igienico-sanitaria e di ordine pubblico.

Per questo il sindaco di Mazara ha inoltrato una nota alle procure di Marsala, Trapani e Palermo per denunciare le responsabilità degli organi regionali preposti. Ma, se da un lato, ci sono chiaramente precise responsabilità degli organi regionali e in particolare del governo Crocetta, incapace di avviare un progetto razionale per una gestione integrata dei rifiuti, dall’altro non si possono nascondere le responsabilità dell’amministrazione comunale di Mazara.

Infatti, se in questi anni la suddetta amministrazione avesse perseguito con coerenza e impegno gli obiettivi fissati dalla normativa europea e dalle leggi italiane in riferimento alle percentuali sulla raccolta differenziata, oggi avremmo potuto rientrare nei limiti previsti dalle autorità regionali per quanto riguarda il conferimento nelle discariche.

Ma l’amministrazione di Mazara, senza l’adozione di alcun regolamento per la raccolta differenziata, senza un modello organizzativo strutturato, senza coinvolgere i cittadini e le rappresentanze sociali, ma con l’arroganza che la contraddistingue, ha adottato alcune misure minimali e contraddittorie, con il chiaro obiettivo di causare il fallimento della raccolta differenziata. Il mancato raggiungimento degli obiettivi previsti dalla legge sta causando l’eccedenza di spazzatura da conferire nelle discariche, che, in mancanza di variazioni dei limiti fissati dalle autorità regionali, si sta accumulando nelle nostre strade.

In pratica, insieme alle responsabilità della regione, il sindaco di Mazara ha denunciato se stesso.

Ci auguriamo che davvero le procure interessate intervengano a colpire questi irresponsabili, coscienti come siamo che avvelenare un’intera comunità, con il periodico e frequente formarsi di montagne di spazzatura nelle nostre strade, inquinare il nostro territorio e il nostro ambiente, in violazione di precise normative e di chiari obblighi di legge, rappresenti un vero e proprio reato, per il quale i responsabili devono essere colpiti e sanzionati.