E' atteso per oggi pomeriggio l'arrivo a Trapani della nave Iuventa della Ong tedesca Jugend Rettet posta sotto sequestro dalla Procura trapanese nell'ambito di un'inchiesta per favoreggiamento dell'immigrazione. La nave è salpata nel tardo pomeriggio di ieri dall'isola di Lampedusa con a bordo alcuni uomini della Guardia Costiera. Ieri uno dei difensori della Ong tedesca, l'avvocato Leonardo Marino, ha annunciato che presenteranno ricorso contro il sequestro
Nell'inchiesta trapanese per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina sono stati anche utilizzati investigatori sotto copertura. In particolare, uno avrebbe lavorato sulla nave Vos Hestia che opera per conto di Save the Children. E' scritto nel decreto di sequestro della Iuventa.
Secondo le indagini, gli operatori della Iuventa avrebbero consentito a persone che operavano al confine delle acque territoriali libiche di recuperare tre imbarcazioni utilizzate dai migranti per la partenza dalle coste nordafricane, una delle quali riutilizzata il 26 giugno per un'altra partenza. L'agente sotto copertura con lo zoom della propria macchinetta fotografica ha visto che una piccola imbarcazione (Rhib) della Iuventa hanno trainato verso le coste libiche le tre imbarcazioni lasciandole alla deriva.
Imbarcazioni quindi che sono state poi recuperare da chi ha organizzato altri viaggi. Nelle riunioni operative sui salvataggi invece, scrivono gli inquirenti, viene sempre raccomandato a chi interviene (sia militari che ong) di rendere inutilizzabili i natanti utilizzati per trasporto migranti.
Intanto la nave Iuventa della Ong tedesca "Jugend Rettet", sequestrata dalla procura di Trapani, ha lasciato Lampedusa con a bordo quattro uomini della Guardia costiera che la condurranno al porto di Trapani, dove l'arrivo è previsto per oggi.
Intanto prosegue la polemica sulla vicenda. "Il sequestro della Iuventa non è altro che una banale manovra di ricatto con la quale il governo italiano vuole forzare le Ong a firmare un accordo-bavaglio che viola il diritto internazionale": così Ulla Jelpke, portavoce della Linke sul sequestro della nave.
Contro la decisione italiana si esprime anche la capo gruppo dei Verdi al parlamento tedesco, Katrin Goering-Eckardt che, insieme alla collega di partito e portavoce per la politica sui migranti, Luise Amtsberg, ricorda come le Ong in questi anni abbiano salvato decine di migliaia di persone e per questo meritino "rispetto e solidarietà". Sia Linke che Verdi fanno proprie le dure critiche dell'associazione Pro-Asyl, che accusa apertamente il governo italiano di "violazione del diritto internazionale".
Intanto anche l'ONG Sea Eye ha deciso sottoscrivere le regole del Ministero dell'Interno come Moas, Save the Children, Proactiva Open Arms. "Chiedo a tutti di aderire all'iniziativa (il codice di condotta, ndr) mi dispiace che alcune ONG abbiano scelto di non firmare - il commissario europeo a Migrazione e Affari interni Dimitris Avramopoulos - dobbiamo lavorare tutti assieme per smantellare il modello di business dei trafficanti ed evitare le morti dei migranti".