"Unicredit ha chiuso il primo semestre 2017 con un utile netto di 1,9 miliardi, sono risultati eccezionali frutto anche degli ottimi accordi sottoscritti e del sacrificio dei lavoratori del Gruppo Unicredit". A parlare è Gabriele Urzì, segretario mazionale First Cisl Gruppo Unicredit. L'accordo del 4 febbraio scorso prevede, oltre che le uscite per pre pensionamento (3.900), un piano di nuove assunzioni, con l'inserimento di 1.300 risorse, scaglionato in tre anni, in tranches di pari entità.
"Visto che è confermata la volontà di dare un contributo alla crescita e sviluppo del sistema Paese, tenendo conto delle specificità geografiche e anche delle aree del Mezzogiorno e delle zone disagiate - dice Urzì - ci aspettiamo un congruo numero di assunzioni in Sicilia dove, da dieci anni ormai, nuovi assunti non se ne vedono, se non con il contagocce".
"La Sicilia contribuisce con risultati importanti agli utili aziendali ed occorre, anche per accompagnare le nuove lavorazioni, un positivo turn over di personale. Un esempio per tutti - chiude Urzì - è la struttura di Unicredit Direct (Banca Telefonica) di Palermo è al top come risultati in Italia, ma è impensabile che continui a funzionare senza immissione di nuova forza lavoro, contrariamente a quanto avviene nel resto del territorio nazionale. O che si assegnino soltanto 5 lavoratori stagionali in tutta l'Isola con le filiali al collasso nel periodo estivo. Non si vive solo di Home Banking", conclude Urzì.