di Rossana Titone - Non se ne parla mai abbastanza, e quando accade è ancorato alle date della ricorrenza : 25 novembre, giornata contro la violenza sulle donne.
In quelle giornate si sprecano fiumi di inchiostro, si allineano scarpe rosse nelle piazze, si espongono foto e mostre, si imbadiscono convegni, partono i flashmob. L'indomani è tutto finito, riflettori spenti, si torna alla normalità, quella non detta, quella non raccontata, di un mondo sommerso. Di uominiche usano pistole, fendenti, martelli e picchiano, eccome se picchiano, quelle donne che li vogliono lasciare, che vogliono dispiegare le ali e lasciare il nido diventato, nel frattempo, tugurio di pensieri e di azioni.
Poi accade un fatto di cronaca e allora di nuovo ad accennare al problema.
Siamo a Paceco, un uomo e una donna, marito e moglie, litigano. Divergenze di opinioni. Rapporto finito da anni, nessuno va via di casa. Si rimane sotto lo stesso tetto e si litiga, lei dorme sul divano lui prende un coltello e le trapassa la gola. Poi torna nel suo letto, sperando che alle prime luci dell'alba la donna fosse solo un cadavere.
La donna è viva, si alza prende un' asciugamani e tampona la ferita, chiede aiuto. Viene soccorsa, non muore. Lui è in carcere. Tentato femminicidio.
Non è abbastanza quello che le scuole fanno, non è abbastanza quello che gli operatori del settore fanno, non è abbastanza quello che le Amministrazioni di tutta Italia fanno.
E' la condizione della donna che va cambiata, quella del substrato sociale in cui è nata ed è cresciuta, e quella nel quale si è evoluta.
Scampanellare ad alta voce che di AMORE non si deve morire. Non si può e non si deve restare accanto ad un uomo che bracca pensieri e azioni, non si deve restare accanto a chi rende le nostre giornate plumbee.
I sorrisi.... le risate... ricercate quelle. State bene con voi stesse, amatevi come nessun altro potrà farlo. Uscite dal guscio, fallimentare, di chi vi dice che un matrimonio è tutto, che non c'è mare e luce al di fuori di esso. Volate oltre chi vi abbraccia per non farvi scappare. Alzate lo sguardo fin dove si scorge l'orizzonte.... ancora più oltre...abbracciate la diversità da un amore malato.
Siate autonome, indipendenti. Crediate in voi stesse e nelle vostre capacità di essere mille cose insieme, perchè è questo che siamo.
Ragione e sentimento. Cuore e passione. Sorrisi e carezze.
Occhi che guardano, bocche che parlano, menti che pensano, emozioni che vibrano.
Navigate su una barca che vi pregiate di comandare, decidete Voi in quale porto attraccare... e se sarete stanche, avvilite... se per l'ennesima lite lui vi picchia e vi dice che senza di lui siete niente mettetevi al timone, virate, uscite dal porto... fatelo anche con gli occhi pieni di lacrime, nessuna onda vi travolgerà più.