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13/09/2017 06:00:00

Castelvetrano, uomo con la strada invasa dai rifiuti comincia lo sciopero della fame...

 Dopo aver ricevuto la telefonata di un uomo che ci informava di aver appena cominciato uno sciopero della fame perché esasperato da una discarica di rifiuti vicino casa sua, da anni diventata deposito per rifiuti di ogni tipo (compreso il lancio del sacchetto di spazzatura dalle macchine), siamo andati a trovarlo.

E’ una delle strade che dalla città portano a Selinunte, attraversando le verdi campagne castelvetranesi in cui si produce il famoso olio della Nocellara del Belice. Campagne torturate per anni dall’incondizionato abbandono di rifiuti ingombranti, speciali, pericolosi, elettronici.

Non è un posto nuovo. Negli anni passati è stato teatro della “Monnezz’Art” (Guarda le foto), cioè di una serie di installazioni “artistiche” realizzate con i rifiuti trovati a bordo strada.

 

E’ successo più volte che qualcuno abbia dato fuoco a tutto, diffondendo tra gli ulivi secolari diossina e a chilometri di distanza (a seconda del vento) le pericolosissime fibre di amianto dei recipienti di eternit.

Anni in cui gli incivili hanno abbandonato di tutto. E anni in cui l’amministrazione comunale ha subito inerme l’onta dell’inciviltà con un paio di parziali bonifiche che non hanno risolto nulla. Fino a quando i soliti “sensibili al problema” hanno tentato di risolverlo con le fiamme.

 

Lui si chiama Paolo Privitera e ci “accoglie” in mezzo all’immondizia che, da un po’ di tempo, dai bordi qualcuno ha pensato bene di trascinare in strada. Indossa un cartello-sandwich con delle scritte. Davanti si legge: “Meglio morire di fame che intossicati di diossina, perché lo Stato non esiste!!”. Dietro invece: “Sono cittadini incivili che sostengono amministrazioni incompetenti, oppure sono le amministrazioni incompetenti che producono cittadini incivili? Chi è nato prima? L’uovo o la gallina?”.

 

Gli abbiamo chiesto il perché di questa protesta e di questa scelta così forte. Ci ha risposto così:

“Farò lo sciopero della fame fino a quando qualcuno non mi ascolterà e verrà a togliere tutta questa immondizia che da anni ormai vedo uscendo da casa. C’è una parte della cittadinanza molto incivile, perché negli anni non si è mai abituata a fare la raccolta differenziata e ad usare i cassonetti correttamente. Dall’altro lato le amministrazioni non hanno avuto né il potere economico per tenere a bada questi fenomeni, né la capacità di sensibilizzare e civilizzare i cittadini.

Spero che con questa mia protesta, qualcosa si possa muovere. Confido in una rinnovata sensibilità da parte delle istituzioni”.

 

Ha fatto le debite segnalazioni o chiesto di parlare con i commissari (che da circa tre mesi governano la città, dopo lo scioglimento per mafia, ndr)?

Il 21 agosto, oltre a segnalare tutto al Nopa della Polizia municipale, ero andato alla sede del comune nel Sistema delle piazze. Un impiegato al piano terra, mi aveva chiesto il motivo della richiesta di incontro, appuntando tutto in un registro e dicendomi che mi avrebbe a breve comunicato il giorno dell’appuntamento. E’ passato quasi un mese, non ho avuto nessuna risposta. Non credo ci voglia molto a capire che questi rifiuti, in un paese civile, andrebbero tolti. Tra l’altro, si vede chiaramente che si tratta di rifiuti provenienti da abitazioni o da ristoranti, forse frutto della mal riuscita raccolta differenziata che si fa a Selinunte e Triscina. D’altra parte, salendo verso Castelvetrano, questo sembra sia il primo posto “utile” dove chiunque, indisturbato, può buttare la propria immondizia.

 

Dopo avere incontrato il signor Privitera, abbiamo contattato il commissario Caccamo, spiegandogli ciò che stava accadendo e se avesse qualche dichiarazione da fare.

 

Questa la sua risposta:

Dato che nel periodo estivo avevamo l’emergenza principale nelle borgate marinare, l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti, con tutte le sue disfunzioni e criticità, si è ovviamente concentrata sulle zone balneari tralasciando quelle più periferiche. Adesso siamo pronti a stipulare il contratto con la nuova ditta. Abbiamo finalmente acquisito le informazioni antimafia e con la nuova impresa ragioneremo non solo su questo caso specifico, ma anche sul nuovo capitolato speciale di appalto che, secondo me deve essere rimodulato. In quello precedente, per esempio mancava lo spazzamento delle strade di tutto il territorio (e non solo del sistema delle piazze), oppure la corretta gestione delle isole ecologiche.

Ad ogni modo, la mia porta è aperta a tutti. Mi sembra davvero strano che nessuno gli abbia fissato un giorno per poter interloquire con la commissione. A questo punto, vi chiederei di farvi portavoce con questo signore: io lo aspetto. Se vuole, anche questo pomeriggio.

 

Abbiamo dunque ricontattato il signor Privitera che, dopo aver incontrato il dottor Caccamo ci ha riferito com’è andata:

Ho avuto una buona impressione. E’ una persona molto disponibile all’ascolto. Tra le tante informazioni che ci siamo scambiati, é venuto fuori che tutte le mie precedenti segnalazioni al Nopa (Nucleo Operativo Polizia Ambientale) non gli erano state comunicate, nonostante avesse chiesto un report giornaliero delle segnalazioni dei cittadini.

Comunque, mi ha manifestato l'intenzione di pianificare un intervento straordinario di bonifica, con la successiva possibilità di installazione di un sistema di videosorveglianza.

 

Lo sciopero della fame è stato quindi interrotto. Adesso la città aspetta di vedere i risultati.

Ma nello stesso tempo non si può fare a meno di notare una carenza nel collegamento tra gli uffici tecnici e la commissione straordinaria. Carenza che si spera possa essere recuperata anche dall’azione dei nuovi funzionari sovraordinati che, tra le altre cose, avranno la funzione di migliorare il coordinamento, appunto, tra i dirigenti ed i commissari.

 

Egidio Morici