E' un boomerang la gara per i rifiuti dell'Amministrazione Di Girolamo, a Marsala. Il vice sindaco Agostino Licari non ha nascosto in questi anni la sua sofferenza per la gestione della raccolta dei rifiuti in città da parte di EnergetikAmbiente, l'ex Aimeri, che gestisce il servizio dal 2009. Dieci anni fa, ma sembra un secolo.
Allora c'era l'Ato Terra dei Fenici, che fece la gara per tutti i Comuni della provincia della parte nord. Adesso l'Ato non c'è più, non c'è nemmeno più Aimeri, e, dall'inizio del suo insediamento, il Sindaco Di Girolamo ha cercato di cambiare il sistema della raccolta dei rifiuti in città, aprendo diversi fronti con Aimeri - EnergetikAmbiente, a cominciare dalle contestazioni e dalle penali sul servizio.
La città è sporca. Soprattutto la mattina, tanti rifiuti rimangono non raccolti davanti le case, e tantissime sono le discariche abusive, in centro e nel territorio. Per il Comune è colpa del servizio, e di come è gestito. Accuse che rimanda al mittente EnergetikAmbiente.
L'anno scorso il vice sindaco Agostino Licari è riuscito a far passare in consiglio comunale un nuovo piano dei rifiuti, che, secondo l'Amministrazione Comunale, renderà Marsala pulita e farà innalzare il livello della differenziata.
Nel frattempo è scaduto il contratto con EnergetikAmbiente, e la Regione Siciliana, tramite la nuova società d'ambito, la Srr Trapani Nord ha fatto la gara per il lotto del Comune di Marsala. Secondo Licari con il nuovo piano avrebbero partecipato tante aziende, e invece, il risultato è questo: la gara è andata quasi deserta. Non ha partecipato quasi nessuno. Quasi, perchè in realtà ha partecipato solo EnergetikAmbiente... E quindi, se tanto mi da tanto, la ditta succederà a se stessa nella gestione della raccolta dei rifiuti a Marsala, con buona pace dell'Amministrazione Comunale.
"Non so cosa sia accaduto - dichiara il vice sindaco Licari - perchè in realtà noi sapevamo che c'erano molte ditte specializzate interessate, anche all'estero, e sono venute a Marsala a fare i sopralluoghi. Era anche per questo che volevamo fare la gara a Marsala, ma la Regione invece ci ha sottratto la procedura...".
Il perchè della scarsa partecipazione è presto detto: il nuovo piano dei rifuti adottato dal Comune di Marsala è ai limiti della "convenienza". Quindi, sicuramente, molte ditte sono venute per analizzare Marsala, la quinta città in Sicilia per estensione territoriale, e hanno visto che non era cosa. L'unica ditta che può avere un margine è EnergetikAmbiente, per un semplice e banale motivo: perchè fa già il servizio e quindi molti costi li ha già ammortizzati, e conosce il territorio. L'aggiudicazione è prevista entro fine anno, salvo i ricorsi. Perché è chiaro che con un piano così ristretto qualche azienda potrà anche fare ricorso, e bloccare tutto. "Per noi cambia poco - sottolinea comunque Licari - perchè anche se resterà l'attuale ditta, cambieranno profondamente le regole di raccolta". Licari fa un esempio: "Il nuovo piano prevede un controllo in tempo reale della raccolta dei rifiuti, il che significa che l'Amministrazione saprà in tempo reale se in una data via è stata fatta o no la raccolta, e in quel momento potrà già scattare la sanzione". Nelle intenzioni del Comune, oltre al porta a porta il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti prevederà un’importante piano di comunicazione ed informazione e l’introduzione di un efficace sistema di monitoraggio e controllo e sanzionamento e la presenza di un centro di raccolta e riuso dei materiali. Ci sarà inoltre un sistema di tariffazione del Rsu personalizzato, che consentirà agli operatori di valutare quanto Rsu produce ogni famiglia
Il bando prevede l'affidamento del servizio per sette anni e un costo totale di duecentotrentatre milioni. E' è prevista la suddivisione dei comuni che fanno parte della SRR in quattro lotti. Il servizio previsto nel bando dovrà garantire: la raccolta e il trasporto dei rifiuti solidi urbani in forma differenziata; il trasferimento agli impianti di destinazione finale o di trattamento; la gestione delle strutture e della logistica relativi alla fase della raccolta; lo spazzamento e la scerbatura stradale; il lavaggio delle strade, dei cassonetti e delle attrezzature a servizio della raccolta; lo svuotamento dei cestelli gettacarte; la raccolta dei Rifiuti Urbani Pericolosi (farmaci, pile-batterie, T/F, vernici, etc), pulizia delle spiagge, pulizia caditoie stradali etc.
Sono quattro lotti in cui è stato suddiviso il territorio della SRR Trapani Nord. Il primo è quello di Marsala, interessa un bacino d’utenza di 83 mila abitanti per una spesa complessiva di 69 milioni 814 mila euro, non soggetti a ribasso. Oltre al porta a porta prevederà un’importante piano di comunicazione ed informazione e l’introduzione di un efficace sistema di monitoraggio e controllo e sanzionamento e la presenza di un centro di raccolta e riuso dei materiali. Ci sarà inoltre un sistema di tariffazione del Rsu personalizzato, che consentirà agli operatori di valutare quanto Rsu produce ogni famiglia.
Il secondo lotto è quello che comprende Buseto, Custonaci, Erice, Favignana, Paceco, San Vito e Valderice con un totale di 69 mila e 500 abitanti. Il costo in questo caso ammonterà a 72 milioni e 590 mila euro. Il terzo lotto sarà quello di Alcamo e Calatafimi con 52 mila e 200 abitanti e un costo di 34 milioni e 762 mila euro. Infine, il quarto e ultimo lotto, quello di Trapani con 69 mila e 200 persone per un costo di 56 milioni e 126 mila euro. Proprio Alcamo, intanto, diventa un caso. Perché il nuovo piano voluto dal Sindaco Surdi, del Movimento Cinque Stelle, è talmente inattuabile da portare le ditte interessate a disertare la gara: per il lotto di Alcamo, infatti, non ha partecipato nessuno.