Sciopero della fame per l'equipaggio dell'Anna Madre, il peschereccio sequestrato in Tunisia ormai più di una settimana fa. Non si capisce bene cosa impedisca il rilascio dell'imbarcazione. Sicuramente si tratta di soldi, cioè di un "riscatto" che l'Italia dovrebbe pagare al governo tunisino. La cifra è già fissata: 69.000 euro.
Appresa la notizia che non possono rientrare a Mazara del Vallo se prima non verrà pagata la sanzione, i dieci componenti l’equipaggio del peschereccio hanno iniziato lo sciopero della fame. E' la prima volta che accade, nella lunga "guerra del pesce" degli ultimi anni. Ma l'equipaggio, comandante Giacomo Giacalone in testa, è esausto, perchè è bloccato a Sfax, e gli è stato comunicato che non possono allontanarsi. Se domani, lunedì, la situazione non si chiarirà, è prevista una protesta eclatante anche da parte dei familiari dei marinai e dei pescatori dell'Anna Madre.