Terzo giorno di sciopero della fame per i pescatori di Mazara del Vallo bloccati a bordo del peschereccio "Anna Madre" sequestrato in mare dalle autorità tunisine e "scortato" al porto di Sfax.
Per regolamento dell’ufficio marittimo tunisino, otto dei dieci marittimi componenti l’equipaggio potrebbero fare ritorno a Mazara, lasciando sul peschereccio il capitano e il motorista.
Gli otto marittimi però non intendono ritornare per solidarietà nei confronti dei loro compagni di lavoro. I tunisini vogliono che il capitano e il motorista restino sul natante fino a quando l’armatore non avrà pagato l’ammenda di 200 mila dinari, pari a 69 mila euro.
Il pescato, del valore di circa 40 mila euro (tre tonnellate di gamberi e cento chili di pesce misto), è stato preso in consegna dalle autorità tunisine.