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29/09/2017 13:02:00

Castellammare, danneggiamento e coltivazione di marijuana. Denunciati padre e figlio

 I carabinieri hanno denunciato a Balata di Baida, frazione di Castellammare del Golfo, due persone, padre e figlio, per aver danneggiato il serbatoio pubblico dell'acqua. Poi, perchè, a casa hanno scoperto alcune piantine di marijuana. 

Quello della crisi idrica è un problema che, specie nella stagione estiva appena trascorsa, interessa anche gli abitanti di Castellammare del Golfo.

A Balata di Baida, frazione di Castellammare del Golfo, alle problematiche derivanti dalla turnazione idrica si è aggiunto, in data 10 agosto u.s., l’intervento fraudolento di qualcuno che, di notte, aveva danneggiato il bottino comunale lasciando a secco intere zone del limitrofo centro abitato.

A seguito della denuncia presentata ai Carabinieri della locale Stazione guidati dal Maresciallo Ordinario Pietro Floreno, i militari si sono messi subito a lavoro per individuare gli autori del misterioso danneggiamento.

Il duro lavoro dei militari, che con ininterrotti servizi di osservazione e monitoraggio, hanno tenuto sempre sott’occhio il serbatoio comunale di accumulo acque, è stato premiato nella serata appena trascorsa con la denuncia a piede libero di Salvatore PUMA e di suo padre P.A., castellammaresi rispettivamente di 26 e 50 anni, sorpresi in flagranza mentre, con pesanti arnesi da scasso quali tenaglie, martelli, pinze e piedi di porco,si introducevano all’interno del bottino comunale danneggiando varie tubature.

La perquisizione domiciliare immediatamente eseguita a casa di Salvatore Puma, residente nella frazione castellammarese, ha riservato tuttavia un’ulteriore sorpresa per gli uomini del Maresciallo Floreno, che hanno rinvenuto cinque piante di marijuana già essiccate e pronte per il taglio e lo smercio al dettaglio, centinaia di semi di marijuana, un bilancino di precisione e oltre 4.000 euro in contanti.

Il giovane, già con precedenti di polizia, non è stato in grado di giustificare la provenienza dell’elevata quantità di denaro in suo possesso che è stato pertanto sequestrato poiché ritenuto provento dell’attività di spaccio.

Salvatore Puma sarà processato nella mattinata odierna presso il Tribunale di Trapani con rito direttissimo e dovrà rispondere dell’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente.