Le malattie cardiovascolari e altri patologie rappresentano uno ostacolo per il conseguimento e il rinnovo della patente di guida, che secondo il Codice della Strada non può essere rilasciata alle persone che soffrono di alcuni gravi disturbi della salute, i cui sintomi potrebbero rappresentare un grosso pericolo qualora si verificassero mentre chi ne è affetto si trova al volante. L’elenco delle malattie include anche quelle ematiche, che colpiscono gli elementi del sangue come le piastrine ed i globuli rossi e bianchi. Il divieto per quest’ultima categoria verrà meno dal prossimo 6 ottobre, in seguito a un Decreto del Presidente della Repubblica emesso il 10 luglio, un atto emanato su iniziativa del Presidente (con l’approvazione dei due rami del Parlamento) per introdurre o modificare una legge in vigore.
RISCHI MINORI PER CHI NE SOFFRE - In questo caso il Presidente, Sergio Mattarella, ha dato ascolto alla scienza, come scritto nel testo di legge, “in considerazione del progresso scientifico intervenuto sui nuovi strumenti di diagnosi e sulle nuove terapie per la cura delle malattie del sangue”. La medicina, in altri termini, ha reso meno gravi i problemi degli automobilisti affetti da queste patologie rispetto al 1992, quando cioè venne scritta la parte del Codice della Strada relativa alle malattie che impediscono a chi ne soffre di conseguire o rinnovare la patente. Dal 6 ottobre chi soffre di problemi al sangue non avrà quindi alcun impedimento per mettersi al volante. L’elenco delle malattie presenti nel CdS include le forme più severe di diabete, alcune patologie del sistema nervoso (la sclerosi multipla) e i disturbi cardiovascolari.