Venerdì 27 ottobre 2017 è una data significativa per il futuro della città di Marsala. Questa giornata ha segnato, infatti, la fine dell’iter propedeutico della MYR (Marsala Yachting Resort), società che da nove anni, dal lontano 2008, ha intrapreso l’iniziativa che, tramite la legge Burlando, permetterà gli investimenti per la realizzazione del nuovo porto turistico.
Finalmente ci siamo, è arrivata quella firma all’atto formale di concessione da parte della Regione che si aspettava da tempo ormai e che era l’ultimo passaggio necessario, da quando nell’aprile del 2016 era stato firmato l’accordo di programma tra il Comune di Marsala, dal sindaco Alberto di Girolamo, la Regione, con il presidente Crocetta e Massimo Ombra, amministratore delegato della MYR. Adesso, quel lungo percorso, tecnico, burocratico e ambientale, che ha vissuto diversi momenti di stop, prolungati anche da vicende giudiziarie, si completa, e darà così il via alla fase esecutiva per i lavori di riqualificazione dell’intera area portuale di Marsala e la creazione di una struttura che avrà una capacità ricettiva di oltre 1000 posti barca e sarà in grado di ospitare maxi yacht di oltre 75 metri.
Fase esecutiva - Con il via libera da parte della Regione, nel giro di qualche mese si dovrà pianificare tutta la macchina organizzativa dei cantieri e si avvieranno i lavori che dovrebbero avere una durata di due anni. Secondo le dichiarazioni di Ombra dei mesi scorsi, ci sono sei mesi di tempo per iniziare i lavori e quindi, entro il prossimo aprile 2018 sarà posta la prima pietra.
Come prima opera si andrà a realizzare il completamento della diga foranea con un ulteriore prolungamento di altri 120 metri per la messa in protezione dell’intero bacino portuale. A seguire la realizzazione della nuova area attrezzata per i pescherecci, le nuove banchine per il trasporto merci (sarà lunga 320 metri) e passeggeri e infine il porto turistico vero e proprio. Verranno inoltre realizzati i nuovi capannoni destinati al rimessaggio delle attrezzature del settore pesca.
L’investimento a carico della Myr sarà di circa 50 milioni di euro e trasformerà totalmente tutta la zona portuale di Marsala con una conseguente riqualificazione e integrazione con il centro storico cittadino, visto che il porto turistico sarà spostato a ridosso di quest’ultimo, e con un water front stravolto, rispetto a quello attuale fortemente degradato.
“A Marsala sta per nascere un vero e proprio hub della nautica – le parole di Massimo Ombra, amministratore della Myr - capace di attrarre il gotha del turismo nautico internazionale che sempre più spesso sceglie il Mediterraneo ritenuto uno dei mari più sicuri del mondo. Maxi yacht che necessitano di porti attrezzati per queste dimensioni e servizi a terra di altissimo livello per i proprietari e gli equipaggi.”
Il progetto in sintesi del Marina di Marsala - La concessione demaniale marittima del bacino portuale di Marsala riguarda una superficie complessiva pari a 316.863 mq, di cui 220.503 in acqua e 96.360 mq di aree a terra. Il progetto consisterà nella realizzazione di una struttura di alta qualità dedicata alla nautica da diporto, con una capacità di oltre 1.000 posti barca per yacht che hanno una lunghezza fino a 75m e dotata di un’ampia offerta di servizi a terra (strutture ricettive, club-house, negozi, attività commerciali, bar, ristoranti, market, agenzie turistiche, palestra, piscina, parcheggi, distributore carburanti diporto, etc.).
Tutto ciò costituirà il presupposto e lo sviluppo per l’intera città e offrirà interessanti opportunità imprenditoriali per chi avrà idee e voglia di intraprendere. L’area servizi sarà perfettamente integrata con il tessuto urbano circostante e si troverà a pochi passi dal centro storico cittadino. La struttura del Marina di Marsala includerà, inoltre, un’ampia area cantieri per il rimessaggio delle imbarcazioni, equipaggiata di cala di alaggio e varo con travel-lift, relativo capannone cantieri ed officine tecniche (veleria, ebanisteria, motoristica, etc.).
Dragaggio fondale e raddoppio carreggiata - Una delle opere fondamentali per il porto sarà il dragaggio del fondale per consentire una maggiore profondità sia per la parte dedicata alla pesca, sia per la zona delle imbarcazioni da diporto. Inoltre verrà riqualificata e consolidata tutta la zona del molo di ponente che porta alla lanterna rossa, oggi in cattive condizioni strutturali. Tra le altre opere che verranno realizzate, anche il raddoppio della carreggiata del lungomare. Si allargherà di 30/40 metri sul mare, con un’area pedonale e una pista ciclabile.
Le aspettative - Sono tante le aspettative, sia per gli operatori della pesca ma anche per l’indotto economico che potrà generare il porto turistico. Per quanto riguarda i pescatori, che per ora si trovano nell’area del Margitello, andranno nell’area del porticciolo attualmente occupata dal cantiere Polaris. Qui verrà realizzato un vero “borgo della pesca”, con i cantieri, i magazzini dei pescatori, i posti per le loro imbarcazioni e il mercato del pesce. Tutto questo dal punto di vista numerico, per quel che riguarda il ritorno occupazionale, si tradurrà in circa 200 nuovi posti di lavoro diretti e 3000 di indotto. Ancora pochi mesi d'attesa, dunque, per l'inizio dei lavori per il porto, i più importanti mai realizzati in città. Un'opera che da troppo tempo si trova in condizioni pessime e che condiziona negativamente l'economia cittadina.