“Il valore del lavoro nell’agricoltura trapanese fra competitività e sostenibilità sociale”. E’ il tema della tavola rotonda che la Flai Cgil di Trapani ha organizzato ieri, nella sala conferenze “Domenico Li Muli” a Palazzo Riccio di Morana, in via Garibaldi, per presentare i risultati del protocollo, sottoscritto in prefettura, contro lo sfruttamento e il caporalato.
Coordinati dal giornalista Gianfranco Criscenti, sono intervenuti la segretaria provinciale della Flai Giacometta Giacalone, il segretario generale della Cgil di Trapani Filippo Cutrona, i sindaci, le autorità e le associazioni della provincia di Trapani, il segretario generale della Flai Cgil Sicilia Alfio Mannino, la direttrice dell’Inps di Trapani Valeria Fabriano, il direttore dell’Ufficio del Lavoro di Trapani Felice Crescente e Vincenzo Italia dell’azienda Terre di Demetra.
Le conclusioni sono state affidate al segretario nazionale della Flai Cgil Giovanni Mininni.
“Il protocollo, unico in Sicilia e tra i pochi in Italia, sottoscritto in Prefettura – dice Giacometta Giacalone, segretaria provinciale della Flai Cgil – ha avuto un risultato positivo. Per la campagna di raccolta di quest’anno sono stati assunti, attraverso il collocamento pubblico, 861 lavoratori extracomunitari da 207 aziende di Campobello di Mazara e Castelvetrano. Con questa iniziativa - conclude – intendiamo anche porre le basi per l’attività che proporremo per la prossima stagione di raccolta, in modo da trovare soluzione alle criticità non ancora risolte come l’allestimento di un adeguato campo di ospitalità per i lavoratori”.