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01/12/2017 19:49:00

Trapani, è morta Giovanna Lazzara: una vita per i lavoratori e i più deboli

 E' morta a Trapani Giovanna Lazzaro. Ne dà notizia la Cgil. Si è spenta questa mattina.
Settantasette anni compiuti oggi, ha dedicato tutta la sua vita all’impegno e alla lotta per la giustizia sociale e per difendere i diritti dei più deboli, delle lavoratrici, dei lavoratori e degli immigrati.
Instancabile sindacalistica della Cgil sin dagli anni ’60 è stata, successivamente, direttrice del patronato Inca, componente del comitato direttivo della Cgil e dello Spi Cgil e componente del comitato provinciale dell’Inps.
A fianco del marito, il sindacalista e politico Franco Mogliacci, segretario della Camera del Lavoro di Trapani e deputato nazionale del Psi scomparso nel’90, ha sempre difeso i suoi ideali con passione, coraggio e determinazione.
Conosciuta e stimata non solo a Trapani ma in tutta la provincia, con Giovanna Lazzara, donna tenace, combattiva, raffinata ed elegante, legata ai valori della solidarietà e della famiglia, va via una parte importante della storia della Cgil.
Alla sorella Bice, ai nipoti e ai familiari, l’affetto e la vicinanza del segretario generale della Cgil Filippo Cutrona, del gruppo dirigente, delle Camere del lavoro territoriali e di tutte le compagne e i compagni del sindacato.

Ricorda il giornalista Fabio Pace:  "È stata per anni direttrice del patronato INCA, incarico che svolto con empatia verso le persone che a lei si rivolgevano, andando oltre la consulenza. Non era un lavoro, ma qualcosa di più. Per Giovanna fare sindacato non era una professione ma una scelta di vita. I miei genitori la conoscevano bene, per la comune frequentazioni delle botteghe di via Garibaldi, per la sua vivace presenza presso il bar di Carlo Mineo (caro amico di papà). Giovanna mi ha conosciuto bambino, poi studente del liceo scientifico, infine giornalista. In diverse occasioni mi ha aiutato a comprendere la complessità di alcune dinamiche legate alla previdenza, alle pensioni, al mondo del lavoro. Ci siamo promessi che un giorno avremmo lavorato assieme sulle carte di Franco, il suo caro marito (Franco Mogliacci, segretario della camera del lavoro e poi deputato socialista), per scrivere un libro su alcune vicende torbide della politica trapanese, e su altre edificanti del sindacalismo trapanese. Non lo abbiamo mai fatto. È un rimpianto che porterò con me. Ma rimango comunque onorato di averla conosciuta e apprezzata. Un privilegio che dentro di me mi ha reso più ricco. Grazie Giovanna. Che la terra ti sia lieve".