Io credo che Marsala abbia un fermento culturale di cui andare orgogliosi, eventi,rassegne, spettacoli, concerti, incontri con l’autore, che rende la nostra città un realtà da prendere ad esempio .
Ma vi siete mai guardati in giro ? ma avete mai visto se un movimento culturale uguale esiste nelle vicine città della nostra provincia ?. Non è vero che
Marsala è una città morta, non è vero che le persone non vanno agli eventi, è vero il contrario.
Ma allora perché ci piangiamo addosso ? Perché credo che siamo ottimi detrattori di noi stessi .
Perché vi è un subdolo veleno che circola nella piccola città marsalese che si chiama invidia e supponenza e che trasversalmente trafigge tutti i settori.
L’invidia innesta i denigratori giudizi, mentre la supponenza la incapacità di vedere negli altri l’impegno, la storia, la passione .
Tutto questo induce, gli altri, gli stranieri, i venditori di stelle, a inserirsi nel cretto della cultura locale causando sprechi inutili e rimproveri, anche, dagli artisti che, per caso, passano dalla nostra storica e bella città .
Nella nostra città capita che in una rassegna da 130.000 euro realizzata da un direttore stellare vi siano alla prima 180 persone tra il pubblico e pochi abbonamenti e in una rassegna organizzata da una realtà locale con il patrocinio del Comune vi siano alla prima 900 persone, di cui la maggior parte abbonati .
E allora ti chiedi come sia possibile tutto ciò . E vi chiedo se il direttore artistico fosse stato ingaggiato da un privato e alla prima ci fosse stato quel flop di pubblico che vi è stato con “ Filumena Marturano”cosa avrebbe fatto il privato a quel direttore artistico?
Bè sono due le questioni o il direttore artistico non fa il suo lavoro neanche nello start up dell’iniziativa da lui stesso organizzata o l’associazione Sipario è più brava nell’organizzazione del direttore artistico .
L’associazione Sipario ha dimostrato a tutti che si può andare avanti malgrado l’invidia e la supponenza artistica di qualcuno, ha dimostrato che portando in scena uno spettacolo magnificamente semplice, con una storia d’amore immortale, con voci splendide e con un cast che ti comunica tanta energia e passione, è possibile riempire di abbonati un teatro come l’Impero, e al riguardo vi sono anche altri precedenti eccellenti come le meravigliose rassegne organizzate dal grande Enrico Russo che per trenta anni ha fatto cultura a Marsala ignorato dai distratti politici dell’epoca, anche loro alla ricerca di esterofili venditori di stelle .
La nostra città risponde alla passione alla semplicità e si è stancata dei “Sine NOBilitas” che pretendono di voler assurgersi a sedicenti profeti di una cultura di pochi .
La vera subcultura è quella dei pochi, di coloro che dentro alle ampollose parole hanno tanto vuoto, la vera cultura è quella che riesce a parlare a tutti in modo semplice proprio come fanno tanti importanti artisti internazionali o come hanno fatto in modo semplice domenica i giovani dell’associazione Sipario guidati da Vito Scarpitta e negli scorsi anni le rassegne organizzate da quel grande uomo di cultura che si chiama Enrico Russo .
Buona Cultura a tutti
Giacomo Frazzitta