Sono arrivati ieri a Trapani 97 naufraghi salvati in mare. La nave che li ha portati a Trapani è la HMS Echo H87 della Marina militare britannica. Si tratta di persone che sono di nazionalità di diversi paesi dell'Africa, e sono 79 uomini, 10 donne e 8 bambini.
Fanno parte di un gruppo di 623 persone che sono state salvate nel Mediterraneo in questi ultimi giorni e che poi sono state distribuite tra Catania, Trapani, Pozzallo.
A Trapani i naufraghi sono stati accolti dall'ormai collaudata squadra di pronto intervento, per una prima visita medica, l'identificazione, e poi sono stati trasferiti nei diversi centri di accoglienza.
Una delegazione della Commissione Europea, intanto, è stata in visita presso l'hotspot di Trapani, in Contrada Milo. I membri della commissione
hanno ascoltato, dalla viva voce degli operatori gli interventi e le azioni concretamente realizzate per la migliore riuscita dei progetti PUERI e Aditus
– OIM, entrambi cofinanziati con fondi FAMI dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Interno, e destinati a migliorare l’accoglienza dei migranti. Il
progetto PUERI riguarda i minori stranieri non accompagnati, il secondo, Aditus, è mirato alla prevenzione ed al contrasto del grave fenomeno della tratta degli esseri umani. La delegazione mista, costituita da funzionari della Commissione Europea e del Ministero dell’interno, insieme agli operatori
dell’hotspot, è stata ricevuta dal Prefetto di Trapani, dott. Darco Pellos, presso il Palazzo del Governo che, nel fare il punto sull’avanzamento dei progetti, ha altresì evidenziato come i progetti sono stati tradotti in interventi individualizzati in base ad esigenze specifiche di ciascun migrante, con l’intento di trasformare la pratica concreta in prassi operative modello da riproporre in altre situazioni analoghe. Si stanno insomma gettando le basi di un metodo operativo che è possibile riprodurre sia in altri hotspot nel nostro Paese, sia in altri Stati dell’Unione Europea interessati nella gestione dei flussi migratori.
I funzionari della Commissione Europea hanno espresso il loro apprezzamento non soltanto per l’andamento dei progetti ma anche per la capacità di accoglienza mostrata dal territorio trapanese.
La delegazione ha visitato anche la Cittadella della salute per verificare l’operatività del progetto SILVER, dedicato al disagio psichico dei migranti
quindi s’è recata presso una comunità per minori stranieri non accompagnati gestita dalla Cooperativa Badia Grande.