Sono 76 i milioni di euro bruciati con le slot machine e le videolottery tra Marsala e Trapani nel corso del 2016. Sono 396 euro i soldi giocati a testa dai cittadini marsalesi, sempre nel corso del 2016. 187 euro in new slot e 210 in videolottery. Facciamo il punto della situazione su quelli che sono i numeri del gioco d'azzardo delle nuove slot machine e delle videolotterie.
Le new slot o (Awp) accettano solo monete e sono presenti anche in bar e tabaccherie. Le videolottery (VTL) accettano le banconote, sono presenti in locali dedicati e consentono giocate e vincite più alte. La somma spesa nel 2016 dai cittadini marsalesi per questo tipo di giochi ammonta a 33 milioni di euro, ripartiti in 15,6 milioni in new slot e 17,4 milioni in videolottery. Gli apparecchi totali in città sono 383, di cui 210 new slot e 73 videolottery.
A Trapani sono 631 euro i soldi che a testa hanno giocato i trapanesi nell’arco del 2016. 251 in new slot e 381 in videolottery. In totale i trapanesi hanno speso al gioco 43 milioni divisi così: 17,2 milioni in new slot e 26,1 in videolottery. Gli apparecchi totali a Trapani, almeno quelli dichiarati, sono 352: new slot 290 e vtl 62. Sono questi i dati registrati dallo studio sul gioco d’azzardo in Italia fatto dal Gruppo Gedi. In questo caso, i dati sono quelli specifici dei due comuni più grandi della provincia di Trapani.
In realtà, più in generale per tutto il Paese confermano come gli italiani siano un popolo di giocatori. Giocano un po’ a tutto, al lotto, alle scommesse, al superenalotto ma ai giochi tradizionali si sono aggiunti slot machine e videolottery, veri e propri giochi d’azzardo.
La situazione regionale - Tra le regioni la Lombardia guida la classifica nazionale delle regioni italiane in cui nel 2016 si è giocato di più in assoluto su Slot (dette anche New Slot e AWP) e video lottery (Vlt), seguita da Lazio, Veneto, Emilia Romagna, Campania, Piemonte, Toscana, Puglia, Sicilia, Liguria.
Sicilia - Il dato è allarmante anche in Sicilia, anche se la Regione è all’ultimo posto complessivamente per le giocate pro capite che per numero di macchinette. I dati però tengono conto di quelle ufficiali e registrate e non di quelle illegali. Ma alla Sicilia, per la quantità di denaro letteralmente bruciato per questo tipo di giochi, va l’appellativo di “Las Vegas del Meridione”.
Il problema oltre che economico è anche sociale e richiede un’attenzione particolare dalle istituzioni. Alcuni comuni della provincia di Trapani si sono dotati di un regolamento antislot che prevede una distanza di sicurezza da luoghi sensibili, come scuole, oratori, centri anziani.
In provincia sono diverse le associazioni che da qualche anno stanno cercando di mantenere alta l’attenzione sul gioco d’azzardo. “Mettiamoci in gioco” e “Osservatorio per la Legalità” fin dal 2015 sono in campo con una campagna che, ha preso il via nel mese di maggio di due anni fa, in collaborazione con il Comune di Erice e le scuole del territorio.
Un progetto di sensibilizzazione quello contro il gioco d'azzardo che appunto intende coinvolgere tutte le istituzioni e i sindaci del territorio che, con proprie ordinanze intendono regolamentare l'offerta del gioco di videolottery e slotmachine in attesa di una legge regionale a tutela dei sindaci che emanassero ordinanze contro le slot.
CLASSIFICA E DATI NAZIONALI - In Lombardia, la raccolta dello scorso anno ha superato i 10 miliardi (10.383.102.030), a fronte di una popolazione di 10 milioni di persone (10.019.166). Più di 5 miliardi e 310 milioni sono stati ingoiati dalle slot, altri 5 miliardi e 72 milioni dalle Vlt. La Regione conta in totale 64.049 apparecchi (54.241 slot e 9.808 Vlt) ed è anche quella in cui la spesa pro capite è più alta: oltre 1000 euro a testa spesi in slot machine.
Seconda in classifica la regione Lazio: 5 miliardi e quasi 125 milioni i soldi giocati tra slot e Vlt (ripartiti quasi equamente tra i due tipi di apparecchi) su una popolazione che sfiora i 6 milioni di abitanti (5.898.124) e che può giocare su 40.609 apparecchi (33.649 slot e 6.960 Vlt).
In Veneto, terza in lista, nel 2016 sono stati giocati più di 4 miliardi e 662 milioni tra slot e video lottery. Quattro milioni e 900mila gli abitanti del Veneto che contano 35.088 apparecchi (29.860 slot e 5.288 Vlt). Segue l’Emilia Romagna con 4 miliardi e oltre 511 milioni spesi quasi equamente tra slot e Vlt che sono in totale 32.416 (27.098 slot e 5.318 Vlt) su una popolazione di circa 4 milioni 448mila persone. Quinta in classifica la Campania: 5 milioni 839mila abitanti e 3 miliardi 868 milioni spesi. Sesto il Piemonte che conta 4.392 milioni di persone e 3 miliardi e 699 milioni giocati. Chiudono la classifica delle prime dieci Toscana (3 milioni 742mila abitanti e 3 miliardi 363 milioni giocati), Puglia, Sicilia e Liguria.
Spesa pro capite: chi gioca di più. Sul fronte della spesa più alta pro capite, la Lombardia è subito seguita dall’Emilia Romagna (1.014 euro a testa). Da notare che, insieme ad Abruzzo e Lazio, è la prima regione italiana per numero di Vlt per 1000 abitanti.
Awp e Vlt: cosa sono. Acronimi rispettivamente di Amusement with Prizes e Video Lottery Terminal, più note come slot o new slot e video lottery, questi apparecchi si differenziano anche per tipo di gioco, puntata e vincita massima e regole di collocazione. In comune invece hanno solo il divieto di utilizzo per i minori di 18 anni.
Le Awp possono essere installate in tutti gli esercizi commerciali individuati dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e possono essere bar, edicole, tabacchi, sale bingo, agenzie di scommesse ippiche e sportive, stabilimenti balneari, alberghi, ricevitorie del lotto. Il costo minimo della giocata è 1 euro e le erogazioni delle vincite, fino a un massimo di 100 euro, devono essere solo in monete.
Le videolotterie rappresentano una sorta di "evoluzione" delle slot da un punto di vista tecnologico. ll costo della partita varia da un minimo di 50 centesimi fino ad un massimo di 10 euro. Le Vlt accettano monete, banconote e ticket di gioco. È possibile vincere fino a 5mila euro e dove previsto si può vincere il jackpot nazionale (fino a 500mila euro) o un Jackpot locale (fino a 100mila euro). Le Vlt non erogano soldi, ma un ticket da riscuotere presso il gestore, fino a 2.999 euro, per cifre superiori entra in vigore la normativa antiriciclaggio e il pagamento al giocatore avviene tramite bonifico o assegno. Questi apparecchi possono essere installati esclusivamente nelle sale bingo, agenzie e negozi di scommesse sportive e ippiche, sale giochi ed infine nelle sale dedicate.