Chiudiamo le top news del 2017 con il tentativo di suicidio di Hassan Kacem Nuh, il 37enne sudanese che il 20 giugno scorso ha tentato di farla finita cercando di far precipitare da un viadotto dell'autostrada A29 l'autobus della linea Marsala-Palermo sul quale si trovava a bordo. Di seguito il racconto di quella giornata fatto da di tp24 e poi l'approfondimento:
Non aveva armi, non parlava arabo, era in evidente stato confusionale, tanto da non opporre alcuna resistenza quando è stato bloccato dai passeggeri. L'uomo, di nazionalità sudanese, che oggi ha tentato di far precipitare il pullman della Salemi giù dal viadotto dopo la galleria Segesta, ha circa 37 anni, e si è scagliato improvvisamente contro l'autista gridando "Voglio morire!". E' stato bravo e valoroso l'autista a dargli una gomitata e a rallentare il mezzo, l'aggressore è caduto a terra e lì, tra le urla generali, è stato immobilizzato dai due militari che viaggiavano in borghese sul bus. I viaggiatori sono stati tutti interrogati, e stanno facendo ritorno a casa, nello stesso bus. L'uomo, invece, è in arresto. L'accusa è di tentato omicidio plurimo.
19,30 - "Allo stato non ci sono motivi per sospettare che sia un atto di natura terroristica", dice il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, precisando che si stanno comunque svolgendo tutte le indagini per accertare la reale natura del gesto che, al momento, "appare riconducibile a motivi personali". Nell'autobus c'erano circa 30 passeggeri. La corsa è quella delle 13 e 30 Marsala - Palermo Via Aeroporto di Birgi.
19,00 - Altri particolari sulla vicenda. Secondo quanto ricostruito da Tp24.it a fermare il presunto terrorista che voleva far cadere il bus dal viadotto sono stati l'autista e due militari liberi dal servizio che sono subito intervenuti bloccando l'uomo. L'autobus ha sbandato, l'autista è riuscito ad evitare il peggio, e subito è intervenuta la polizia. Il mezzo è stato scortato presso Castellammare del Golfo. Tutte le persone sono state portate in Commissariato, mentre il giovane dirottatore è interrogato dagli uomini dell'unità antiterrorismo della Questura di Trapani.
18,20 - Paura sul bus Marsala - Palermo nella corsa di oggi pomeriggio. Secondo quanto riferito alla nostra redazione - e che trova riscontro da più parti - c'è stato un tentativo di "dirottamento".
Uno dei passeggeri a bordo ci ha contattato, intorno alle 17, per raccontarci che a bordo c'era un uomo che ha tentato di fare sbandare il pullman e di farlo cadere dal viadotto dopo la galleria di Segesta. Per fortuna, però, l'autista è riuscito a bloccare il mezzo e anche gli altri passeggeri hanno isolato l'uomo, mentre altri hanno chiamato la polizia che è intervenuta.
Secondo quanto accertato dalla redazione di Tp24.it l'uomo che ha tentato il folle gesto è un passeggero di nazionalità sudanese. L'uomo, non armato, prima dello svincolo di Alcamo si è lanciato sull'autista, che, però, a difendersi con prontezza e gli ha dato una gomitata. L'autista è riuscito a fermare il pullmann, con una brusca frenata (ci sono ancora i segni sull'asfalto) e, dopo che ha messo in sicurezza l'autobus, con l'aiuto degli altri passeggeri ha immobilizzato l'uomo, chiamando la polizia.
Del caso si occupa il commissariato di Castellammare del Golfo, dove al momento si trova l'uomo, e, ovviamente, anche passeggeri e autisti. Anche i vertici della Autoservizi Salemi, la società che gestisce il servizio, sono stati chiamati sul posto.
Si chiama Hassan Kacem Nuh e non è un appartenente all’Isis o altra organizzazione terroristica l’uomo di origini sudanese che martedì ha cercato di dirottare lungo l’autostrada A29 Trapani-Palermo un’autobus dell’Autoservizi Salemi. C'è più chiarezza ora sui fatti accaduti martedi pomeriggio. L’uomo, arrestato per tentato omicidio plurimo, ha 32 anni, è un richiedente asilo politico e voleva suicidarsi perché da poco ha perso la madre e sta vivendo una forte depressione.
Della vicenda si era occupato anche il pool antiterrorismo della Direzione Distrettuale Antimafia, anche se dalle prime dichiarazioni del Procuratore di Palermo Francesco Lo Voi si era avuta la sensazione di un gesto isolato e di natura personale. A confermare quanto ritenuto sin dalle prime indagini, è lo stesso autore dell’aggressione che ha risposto alle domande poste durante l’interrogatorio.
Sull’autobus, partito da Marsala e diretto a Palermo, c’erano una trentina di passeggeri assieme ad Hassan che ad un certo punto, dopo aver superato la galleria di Segesta e precisamente nei pressi del viadotto di fronte al Castello di Calatubo, si è alzato dalla propria poltrona e ha cercato di aggredire l’autista, per prendere il controllo del volante e fare uscire di strada il mezzo. L’autista per fortuna è stato bravo a neutralizzarlo, a fermare l'autobus e, aiutato da due militari uno dell’Aeronautica Militare e uno dell’Esercito Italiano, sono riusciti a bloccarlo.
Una volta dato l’allarme in autostrada sono arrivati i poliziotti della stradale e i colleghi della Digos che hanno preso in consegna l’aggressore e lo hanno accompagnato presso il commissariato di Castellammare dove è stato interrogato e dove avrebbe confessato la volontà di togliersi la vita.
“Il nostro autista è stato esemplare e molto professionale – afferma Vittorio Alaimo dirigente della ditta di trasporti -. Ha mantenuto la calma, cosa non facile in questi casi ed è riuscito a bloccare le intenzioni dell’aggressore. Pensiamo di premiarlo. Paolo – questo il nome dell’autista - ha saputo gestire una situazione non facile. È riuscito a bloccare l’uomo e a garantire la sicurezza dei passeggeri. Certo sono stati molto pronti anche i due militari che si trovavano a bordo che lo hanno bloccato. Abbiamo paura per il rischio emulazione di questi gesti – continua Alaimo - e per questo dobbiamo pensare ad alcune contromisure. Non possiamo blindare l’autista, ma insieme alle case costruttrici dobbiamo pensare a qualche soluzione per evitare che si possa arrivare al conducente in modo così facile. Noi - conclude - già stiamo lavorando a questo. Spero abbia una pena esemplare questa persona. Già questo sarebbe un ottimo deterrente".
Anche per i militari a bordo dell'autobus, grazie ai quali è stata evitata una possibile tragedia, sono arrivati i complimenti del Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, che li ha chiamati personalmente al telefono. "Mi complimento personalmente – le sue parole - per la prontezza di spirito che avete dimostrato e per aver interpretato al meglio, con il vostro gesto, quel concetto, fondamento della condizione militare, di servizio ai cittadini e alla collettività".