In Sicilia c'è un tasso di disoccupazione del 22%. Eppure i fondi che arrivano per mettere in campo misure per i disoccupati, per i giovani che non trovano un lavoro, sono fermi, mai utilizzati, con progetti mai avviati. Da due anni sono fermi all'assessorato al Lavoro 120 milioni di euro che servivano a rendere un po' meno amara la crisi siciliana.
Occasioni sprecate, verrebbe da dire, per una regione che viene periodicamente "aiutata" da fondi comunitari, ma che non si riesce ad utilizzarli al meglio. Tra i vari progetti tra i più attesi c'è il contratto di ricollocazione. Si tratta di un nuovo sistema di riceca del lavoro pensato nel 2014, con le agenzie private che si faranno carico di trovare posizioni per i disoccupati. E' lo stesso meccanismo partito di recente a livello statale, invece in Sicilia è andato tutto in tilt, un po' per ritardi dell'amministrazione, un po' perchè sono arrivate troppe domande di iscrizione alla grduatoria.
La Sicilia eServizi adesso dovrà gestire la piattaforma, secondo un accordo fatto con l'assessorato al Lavoro, e nei prossimi giorni verrà inviato alla Corte dei conti il decreto di finanziamento del progetto. L'intenzione è far partire il progetto in un mese. Si sbloccherebbero circa 15 milioni di euro per impiegare circa un terzo dei 22 mila che hanno presentato domanda.
Altri due bandi sono attesi da chi cerca un lavoro. Si tratta di tirocini retribuiti, sulla scia di Garanzia Giovani, per disoccupati over 29 e professionisti. Un primo bando da 20 milioni di euro deve essere pubblicato dopo la convenzione con l'Inps che dovrà disporre il pagamento dei circa 500 euro mensili. Un altro bando vale 10 milioni di euro e riguarda avvocati, ingegneri, architetti e altri professionisti. Con lo sblocco di queste misure si prevede un impiego di 3-4 mila disoccupati.
Poi ci cono i cantieri di lavoro, mini appalti per realizzare opere pubbliche comunali in cui impiegare disoccupati. Anche questa misura è molto attesa, e la Regione avrebbe pronti 50 milioni di euro che potrebbero mettere sul mercato del lavoro 10 mila persone, anche se solo per alcuni mesi. Sono progetti pronti dal 2016, come quello da 20 milioni di euro che serve a finanziare i cantieri approvati addirittura nel 2014.