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09/03/2018 06:00:00

Trapani e Castellammare del Golfo verso le elezioni. Il punto

 Un comunicato stampa lungo e farraginoso (potete leggerlo cliccando qui),  solo alla fine Giacomo Tranchida fa intuire le sue prossime mosse. 
E' pronto a giocarsi la sua partita, lo farà da candidato sindaco della città di Trapani, anche se poi cerca di sviare sostenendo che non disdegnerebbe nemmeno il ruolo in panchina.
Gioca da solo senza il partito, il PD, al momento non c'è un buon dialogo.
Si toglie più di un sassolino dalle scarpe, Tranchida dice di avere dei “nemici politici giurati (compreso qualche dirigente del PD) a cui la mia “libertà” culturale, non omologabile alla logica dei padrini & padroni (locale e non), non è andata mai a genio ...ebbene, mi dispiace solo dover continuare a deludere costoro...”.
Tranchida ama Trapani e i trapanesi, che si sente di non deludere: “Ci stanno moltissimi cittadini trapanesi, persone normali, gente comune, ambienti sociali e professionali diversi, tanti trapanesi oserei dire, senza supponenza ...e credo ben oltre quanti mi hanno tributato consenso e fiducia alle elezioni regionali, che sin dal giorno dopo le elezioni regionali mi dicono di dare una mano a Trapani, di scendere in campo e metterci la faccia. Sarà forse ..solo curioso (oltre che gratificante, non lo nascondo) che oggi tanti cittadini trapanesi doc pensino a un “extra comunitario ..valdericino” alla guida della loro città? Può essere che i trapanesi si sentano delusi, amareggiati, forse anche offesi nell’orgoglio cittadino ...scoprendosi cittadini contribuenti non di Trapani capoluogo, ma di una città ormai quasi alla deriva, fanalino di coda - purtroppo - della provincia intera?! Ecco, questa è la domanda che a mio avviso dovrebbero porsi le forze politiche e i loro dirigenti locali, al netto degli scontri (e relative ragioni/opinioni) anche aspri del passato, ancor più recentemente alimentati dalle vicende di cronaca giudiziaria note”.

Il presidente del consiglio di Erice è pronto a fare il sindaco della città di Trapani, lontano dall'uomo di partito del PD, e soprattutto dalla dirigenza dem, ma vicino ai cittadini. Si riparte da un progetto unico che   “un cantiere politico socio-culturale che s’intesti un progetto civico plurale di rinascita per la città di Trapani. Un progetto culturale, prima ancora che politico, che richiami le donne e gli uomini di buona volontà, prima ancora che nel delegare, nel mettersi in discussione mettendoci anche la faccia, senza girarsi indietro nel chiedere al compagno di viaggio da dove vieni ma, tirando su maniche di camicia, ponendosi l’obiettivo di condividere insieme la fatica del viaggio da intraprendersi per far ripartire Trapani”.

Un discorso quanto mai chiaro per far tornare, dice Tranchida, Trapani in serie A: “In buona sostanza e senza stare a fare il “prezioso”, sinceramente non mi ritengo indispensabile, ne debbo ritagliarmi per forza di cose il ruolo di centravanti, ma se la plurale squadra che auspico mette in campo tutte le sue migliori energie, indossando però la sola maglietta del Trapani, potrei benissimo provare a rendermi utile. La panchina in ogni caso non mi spaventerebbe, l’importante è il gioco di squadra e dunque vincere il campionato per far tornare Trapani ..in serie A!”.

Ad essere soddisfatto per la partecipazione di Tranchida è proprio Peppe Bologna: “Prendo atto , con piacere e senza stupore, della disponibilità di Tranchida a collaborare e spendersi per una nuova città- Trapani. Peraltro le motivazioni che mi hanno spinto, anche da imprenditore, a candidarmi a sindaco per garantire un governo di salute pubblica mi pare siano condivise , e ne ero certo. Far uscire questa città dalla palude amministrativa in cui è impantanata è l'obiettivo . Solo col lavoro di squadra, con le idee, le competenze,le professionalità di ciascuno e con un pizzico di follia, posso immaginare una Trapani migliore. La caratterizzazione di sindacatura di salute pubblica, pare condivisa da Tranchida, per me ha avuto sempre ed un sol significato: insieme si può. Aborro, però, dall'obsoleto ricorso al termine '' società civile''. Una società, una comunità è civile in quanto esiste e partecipa.Diversamente, no!"

Si voterà anche a Castellammare del Golfo, nuova legge elettorale che eleggerà il sindaco a turno unico, vincerà chi prenderà anche un solo voto in più.
Molto il "civismo" che si va ventilando, su questa linea sta lavorando “Cambiamenti” che alle scorse elezioni ha portato in dote due consiglieri comunali. Niente accordi con i partiti tradizionali ma si segue la linea dei movimenti civici. Il 10 marzo Cambiamenti presenterà il proprio progetto programmatico per la città di Castellammare, i simpatizzanti e cittadini si riuniranno presso il teatro Apollo alle ore 17.30.

Il sindaco in carica, Nicola Coppola, al momento non conferma e non smentice una sua ricandidatura alla guida della città, potrebbe riconfermarsi l'alleanza tra il PD e Sicilia Futura o puntare su un altro candidato di centro sinistra.
Il centro destra questa volta potrebbe presentare un proprio progetto unitario mettendo insieme tre consiglieri comunali di area: Peppe Fausto, Peppe Cruciata e Mimmo Bucca che è presidente del consiglio.
Il movimento Cinque Stelle presenterà una candidata donna alla carica di Primo Cittadino, si tratta di Donatella Anselmi, attuale consigliere comunale a Calatafimi.

E' stata presentata, in ultimo, l'Unione Civica Castellammare, e fanno parte rappresentanti del mondo delle associazioni , le categorie produttive, artigiani e commercianti e anche attivisti politici. Sono state presentate le linee guida del progetto tra cui l'esclusione del dialogo con i partiti tradizionali: “Si ritiene che la buona amministrazione del nostro ente locale non sia legata alla destra, alla sinistra o al centro. La linea scaturita dal dibattito assembleare fissa dei criteri innovativi e democratici da attuare fino alle elezioni. Si procederà con lo sviluppare le tematiche del programma che sarà sottoscritto da tutte le componenti civiche. Successivamente si stabilirà la squadra con i candidati consiglieri ed il sindaco, coordinatore della squadra e garante dell'applicazione del programma”.